La Nuova Sardegna

Olbia

Aggius dice no al decreto “Sblocca Italia”

Aggius dice no al decreto “Sblocca Italia”

Il Consiglio comunale si allinea alle posizioni di molti altri centri. Sì alla proroga del “Piano casa”

04 dicembre 2014
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AGGIUS. No allo “Sblocca Italia”, sì alla prosecuzione del “Piano casa”. Il consiglio comunale di Aggius si è pronunciato in questo senso nel corso dell'ultima seduta. Per quanto concerne la questione, quello aggese si allinea alla posizione ultimamente assunta da tanti altri consigli comunali dell'isola, nel timore che il recente provvedimento del governo Renzi possa permettere a multinazionali impegnate nel campo delle energie operazioni in grado di arrecare dei danni al paesaggio, all'equilibrio ambientale del territorio e alla salute dei cittadini. La paura degli enti sardi muove dalle misure stabilite dal decreto “Sblocca Italia” che potrebbero compromettere lo sviluppo sostenibile della Sardegna, annullando il ruolo politico-decisionale di Comuni e Regioni e generando un incremento del rischio sanitario per i cittadini.

Il primo bene pubblico ad esser minacciato – questo è il parere dei consiglieri comunali aggesi – è l'acqua, che potrebbe essere assoggettata a una azione di privatizzazione del servizio. Risaltano poi i rischi derivanti dalle trivellazioni di suoli alla ricerca di idrocarburi a opera di società, spesso multinazionali, che agirebbero al di fuori ed indipendentemente dalle normative locali, quasi sempre improntate alla salvaguardia dell'ambiente e della salute della gente: punti, questi ultimi, che nel corso degli ultimi decenni hanno costituito il caposaldo dell'azione amministrazione civica di Aggius. Da ricordare, in questo senso, la chiusura delle cave di granito e l'utilizzo di acque proprie senza alcuna concessione ad Abbanoa.

Da queste considerazioni prende piede la delibera dell'ultimo consiglio comunale intesa appunto a «impegnare il presidente della Consiglio Regionale a impugnare la legittimità dello “Sblocca Italia”, a inviare copia della delibera al Presidente della Regione e di delegare al sindaco la possibilità di stipulare ogni intesa necessaria con gli altri enti locali, finalizzata all'impugnazione davanti alla Corte Costituzionale del succitato decreto-legge».

Per quanto riguarda poi il cosiddetto “Piano casa” il Consiglio comunale di Aggius ha unanimemente deliberato di chiedere agli organi regionali la sua proroga quanto meno per un anno. Alla base di tale decisione vi sarebbe il contributo che tale piano darebbe nel risollevare le sorti dell'edilizia, e quindi all'economia che le sottende, nell'attuale momento di crisi. (t.b)

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