La Nuova Sardegna

OSCHIRI. Oschiri è un caso emblematico nella questione Imu per i terreni agricoli che tanto sta facendo discutere. Porta la firma del ministro dell’Economia, Padoan, il decreto con il quale vengono esclusi dalle agevolazioni relative al pagamento dell’imposta oltre 2.000 Comuni in Italia, compresi molti della Gallura. E il sindaco di Oschiri, Piero Sircana, assieme ad altri colleghi, qualche giorno fa ha lanciato la provocazione di restituire le chiavi dei municipi a Roma. Questo allo scopo di evidenziare i paradossi dell’imposta.

«Questo provvedimento riguarda anche Oschiri e gran parte dei Comuni della Sardegna i quali si troveranno costretti a far pagare l’Imu per i terreni agricoli entro il 16 dicembre. In particolare si prevede che i Comuni che abbiano la casa comunale sotto i 281 metri sul livello del mare paghino interamente l’Imu; per quelli tra i 281 e i 600 metri, si prevede che vengano esentati soltanto i coltivatori diretti, mentre solo sopra quota 600 metri permarrà l’esenzione».

Il decreto non è ancora pubblico e resta qualche incertezza sulle decisioni definitive e le modalità di pagamento. Oschiri, avendo peraltro un rapporto territorio/abitanti molto alto e la casa comunale a quota 202 metri, sarà colpito in maniera violenta da una tassa considerata «profondamente iniqua». «Basti pensare – continua il sindaco – che esisteranno casi di due aziende uguali, confinanti ma in Comuni diversi, in cui una dovrà pagare la tassa mentre l’altra, poiché la sede del municipio è più in alto di qualche metro, invece no. L’attacco del Governo a un settore già in grave difficoltà è del tutto ingiustificabile, sia nel merito che nella tempistica di un provvedimento adottato a fine anno con bilanci ormai chiusi».

Ma c’è di più. Benché il decreto ancora non sia pubblico, lo Stato ha già tagliato a Oschiri 258mila euro per Imu sui terreni agricoli: ora il Comune dovrà rifarsi sui cittadini. «Tutto questo, a fine anno – conclude Sircana –, non farà che creare un buco importante nel bilancio del Comune. Mi auguro che il Governo rinsavisca e torni indietro. E che gli amministratori locali sappiano opporsi a questi continui attacchi alle autonomie locali».