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Matiz si difende: «Ho sempre agito nella legalità»

di Giampiero Cocco
Matiz si difende: «Ho sempre agito nella legalità»

Interrogatorio dal gip per il potente dirigente comunale arrestato in Costa Smeralda con l’accusa di corruzione

20 novembre 2014
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ARZACHENA. «Io non ho fatto nulla, ho sempre agito in perfetta legalità». Parole di Antonello Matiz, ex potente capo del settore urbanistica ed edilizia privata delal capitale del mattone, Arzachena, capitale della mitica Costa Smeralda. Parole strozzate in gola e pronunciate, con voce rotta dall’emozione, davanti alla stanza dei magistrati che stavano per interrogarlo.

Ieri mattina l’architetto – finito agli arresti domiciliari per corruzione con i coimputati Francesco Lavorato, l’Ad di una immobiliare, la Rufus srl, che gestisce i beni smeraldini di una holding russa e Fabrizio Maccioni, geometra nuorese che da anni collabora con gli uffici tecnici dei fratelli di Antonello Matiz – era a Tempio per esser sentito dai magistrati, il gip del tribunale di Tempio Marco Contu e il capo dell’ufficio inquirente, Domenico Fiordalisi. «Il nostro assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere», hanno sottolineato i difensori di Antonello Matiz, gli avvocati Gerolamo e Filippo Orecchioni. Una linea difensiva fatta propria anche da Francesco Lavorato il cui legale, l’avvocato Stefano Valente, ha presentato istanza di revisione e nullità di tutti gli atti al tribunale del riesame di Sassari. Fabrizio Maccioni, assistito dagli avvocati Jacopo e Angelo Merlini, ha invece preferito fare dichiarazioni spontanee al giudice che lo stava interrogando. Ha detto, per sommi capi, che i 20 mila euro ricevuti da Francesco Lavorato e che, secondo l’accusa, sarebbe stata la mazzetta versata nella tasche di Antonello Matiz per “oliare” e far passare il progetto di ampliamento del 60 per cento di cubature di Villa Carruba, a Romazzino, non erano altro che il compenso ottenuto, brevi manu, per la progettazione di quei lavori. Nel frattempo le indagini della guardia di finanza vanno avanti, come proseguono le verifiche sui tabulati bancari dei tra indagati e sul materiale cartaceo e informatico messo sotto sequestro dalle fiamme gialle nel corso del blitz scattato la scorsa settimana, quando Domenico Fiordalisi ordinò l’arresto dei tre professionisti e dispose numerose perquisizioni nelle abitazioni e negli studi pubblici di Antonello Matiz (attuale responsabile della protezione civile e del settore ambiente di Arzachena) e in quelli privati, compresi gli studi professionali di Arzachena e Abbiadori dove da anni lavorano due fratelli dell’ex capo dell’ufficio tecnico arzachenese.

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