La Nuova Sardegna

Olbia

Nizzi: «Non ho licenziato io la Palermo»

di Enrico Gaviano
Nizzi: «Non ho licenziato io la Palermo»

L’ex sindaco si difende e rilancia: il Comune doveva ricorrere in Cassazione, ora vediamo cosa penserà la Corte dei conti

08 novembre 2014
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OLBIA. Dopo le accuse in aula consiliare, la replica. Settimo Nizzi non ci sta a essere il capro espiatorio nel caso di Gabriella Palermo La dirigente del comune di Olbia licenziata quando lui era sindaco e che ora costa alle casse comunali quasi un milione di euro. «Devo intanto precisare – sottolinea – che non sono stato io a licenziare la dirigente. Si è trattato di un procedimento dirigenziale. E’ sbagliato dunque affermare: la Palermo licenziata dal sottoscritto».

Detto questo Nizzi se la prende intanto con Ninni Chessa, assessore al bilancio. «Ha parlato di arroganza – dice l’ex sindaco e ora deputato di Forza Italia – che ha portato a questo epilogo. Ma l’arrogante lo fa chi è ignorante e incapace. E io posso affermare senza problemi di aver fatto sempre le cose nel migliore dei modi».

«E’ grave poi – prosegue Nizzi riferendosi a Pietro Spano – che un consigliere comunale non sappia che è previsto dalla legge che per tutti i debiti fuori bilancio il dirigente del settore bilancio è obbligato a prendere tutto l’incartamento e spedirlo alla Corte dei Conti che poi valuterà chi ha sbagliato».

Già, chi ha sbagliato? Secondo Nizzi l’errore è stato compiuto dall’attuale maggioranza. «Saranno loro a essere chiamati in solido per questo milione di euro che esce dalle casse del comune – sottolinea il deputato forzista –. Perché hanno omesso di andare al terzo e ultimo grado di giudizio in questa vicenda, cioè in Cassazione. La Corte dei conti, scusando il bisticcio, gli chiederà conto di questo. E’ stato un grave errore, gravissimo, aver ascoltato un dirigente, così ho saputo, che ha affermato che era inutile continuare nella causa che comunque era già persa. Dunque abbandonare la via giudiziaria è stata una decisione politica e chi l’ha fatta se ne assumerà le responsabilità».

Il debito fuori bilancio è stato deliberato in consiglio comunale con i voti della maggioranza nella seduta di giovedì sera, mentre la minoranza ha lasciato i banchi. La vicenda si è trascinata dal 2002, anno del licenziamento, al 2011 hanno in cui, dopo la causa intentata nel 2007, la Palermo è stata reintegrata nel ruolo di dirigente del Comune di Olbia. Nel frattempo la Palermo ha scritto un libro che ha tratteggiato la sua vicenda. Un volume dal titolo «Liboa», l’anagramma di Olbia.

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