La Nuova Sardegna

Olbia

Cipnes, fra dieci giorni il nuovo presidente

Cipnes, fra dieci giorni il nuovo presidente

Assemblea convocata per il 18. Ma sul caso pende il ricorso al Tar che potrebbe ribaltare la situazione

08 novembre 2014
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OLBIA. Alla fine il vicepresidente del Cipnes, Giovanni Maria Raspitzu, ha deciso: l’assemblea per il rinnovo delle cariche, dopo la decadenza di Settimo Nizzi, è stata finalmente convocata. I cinque rappresentanti del cda si riuniranno il 18 novembre alle 11. Nell’ordine del giorno figurano due punti essenziali, oltre al canonico varie ed eventuali: 1) la presa d’atto del verbale del collegio dei revisori, tenutosi il 3 ottobre, sulla legittimazione degli organi di governo del Consorzio a seguito della modifica della rappresentanza della Provincia Olbia-Tempio in seno alla compagine sociale consortile; 2) l’elezione del presidente.

All’assemblea parteciperanno il commissario della provincia Giovanni Carta, come rappresentante dell’ente, i sindaci di Olbia, Buddusò e Monti, o loro delegati, il rappresentante degli imprenditori, cioè Salvatore Amadori, designato al posto della decaduta Patrizia Bigi. Buddusò delegherà come al solito il sindaco Giovanni Antonio Satta, Monti invece Giovanni Maria Raspitu in vece del sindaco Emanuele Mutuz, mentre per Olbia c’è il punto interrogativo: presenzierà lo stesso sindaco o ci sarà un delegato? In questo caso il più accreditato a essere della partita sembra essere Gian Mario Giua, attuale capo di gabinetto del sindaco, che punta anche alla presidenza.

Su tutta la vicenda pende sempre, quasi come una spada di Damocle, il ricorso intentato da Settimo Nizzi e Patrizia Bigi contro le deliberazioni del commissario straordinario Giovanni Carta, che ha dichiarato decaduti i due rappresentanti della Provincia. Il ricorso al Tar, per quanto riguarda la sospensiva degli atti, è già passato al tribunale amministrativo regionale, esattamente il 29 ottobre. In quella occasione il presidente del tribunale non ha nè rigettato nè accolto la domanda di sospensiva, rimandando tutto al giudizio di merito fissato per il 4 di marzo.

A questo proposito, ecco una precisazione dell’avvocato che difende le ragioni di Nizzi e della Bigi. «Il Tar – sottolinea Giuseppe Longheu – ha preso atto della delicatezza del caso sottopostogli e ha chiesto alle parti di poter decidere con una sentenza di merito come la complessità, sul piano giuridico, della vicenda meriterebbe. Ciò ha ritenuto di proporre il Presidente Scano per evitare di emettere un ordinanza cautelare che, qualunque fosse stato il suo contenuto, potrebbe essere modificata dalla sentenza definitiva con i problemi che conseguirebbero in relazione alla validità degli atti amministrativi nel frattempo emessi dal Consorzio. Le parti hanno responsabilmente aderito alla proposta presidenziale. Dunque il ricorso resta totalmente impregiudicato».

Tirando le somme, quindi, c’ è anche la possibilità che il 18 novembre venga eletto un nuovo presidente e che poi il Tar a marzo rimetta in sella Nizzi. Ma i colpi di scena al Cipnes sono sempre di casa... (en.g.)

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