La Nuova Sardegna

Olbia

Careddu polemica: «Troppo frettoloso l’alt all’antincendio»

di Angelo Mavuli

Dopo il rogo di Nuchis, il sindaco di Luras attacca la Regione Calligaris (Sdr): nelle mura del carcere assenti le manichette

06 novembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. L’opera di bonifica del rogo di Nuchis che ha minacciato la casa di reclusione e le abitazioni si è protratta sino alla prime ore della notte di martedì, grazie al lavoro di vigili del fuoco, forestali, Ente foreste e protezione civile, quindi è stata la pioggia a dare una mano per gli ultimi focolai. Nel frattempo in alta Gallura si sono “accese” le polemiche per quanto è accaduto. Ad innescarle è stata Marisa Careddu, sindaco di Luras precipitatasi a Nuchis per rendersi conto della situazione col collega di Calangianus, Loddo.

«A distanza di 24 ore da quel brutto evento, come sindaco direttamente interessato ai danni provocati dalle fiamme anche nel mio comune di Luras, in località Muscazega, chiedo alla Regione come sia stato possibile non capire che la campagna antincendio non doveva essere interrotta in questo momento, per di più sguarnendo il territorio di aerei ed elicotteri. Altrettanto avrebbe dovuto fare l’Ente foreste che invece ha smantellato i presidi locali per destinare gli operai ai cantieri».

Critica la Careddu anche sulla liberalizzazione della Regione per l’abbruciamento delle stoppie e delle sterpaglie nelle campagne, eseguibile senza alcun permesso. «Per quanto mi riguarda – scrive – per il mio territorio comunale ho emesso un’ordinanza che fa divieto di bruciare sterpaglie fino a che non sarà diminuito il pericolo d’incendio. Se poi qualcuno, dall’alto, ha qualcosa da ridire, è libero di farlo». Sulla stessa lunghezza d’onda anche i cittadini di Nuchis, diversi dei quali hanno avuto i loro appezzamenti (sugherete, pascoli o vigne) distrutti o seriamente danneggiati dalle fiamme. Sugli scudi invece Giancarlo Muntoni, capo dell’Ispettorato forestale di Tempio che sin dai primi momenti, con tutto il suo personale è stato presente, coordinando e riuscendo a far arrivare, in un lasso ragionevole di tempo, un Canadair e due elicotteri che hanno risolto la situazione.

Da segnalare infine un intervento  di Maria Grazia Calligaris, presidente dell’associazione “Socialismo, diritti, riforme” impegnata nel campo della detenzione: «Aver rilevato dalla polizia penitenziaria l’assenza delle manichette antincendio lungo le mura di cinta della casa di reclusione la dice lunga sull’agibilità della struttura. L’ennesima grave carenza in un istituto costato diversi milioni di euro getta una luce sinistra sulle modalità delle concessioni di nullaosta. La prontezza della direzione e la professionalità degli agenti hanno evitato situazioni di pericolo per l’incolumità dei presenti nella casa di reclusione». E Caligaris sottolinea «anche il comportamento responsabile dei detenuti che hanno collaborato e mantenuto la calma nonostante la difficile situazione. L’auspicio è che si ponga rimedio alle carenze e si faccia subito chiarezza sulle responsabilità».

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative