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legge urbanistica

I tecnici: «No al piano di impresa per ampliare gli hotel»

I tecnici: «No al piano di impresa per ampliare gli hotel»

OLBIA. Con attenzione hanno studiato la nuova proposta di legge urbanistica della Regione. Poi, articolo per articolo, hanno inserito consigli di modifiche e abrogazioni. I tecnici di Olbia mandano i...

30 ottobre 2014
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OLBIA. Con attenzione hanno studiato la nuova proposta di legge urbanistica della Regione. Poi, articolo per articolo, hanno inserito consigli di modifiche e abrogazioni. I tecnici di Olbia mandano i loro appunti all’assessore regionale Cristiano Erriu. Un documento di sintesi della riunione al museo archeologico. L’obiettivo è rendere più chiara ed elastica la nuova bibbia del mattone.

Tra le richieste una pagina intera è dedicata alle zone agricole. Il concetto di lotto minimo per gli interventi di miglioramento fondiario non piace. «Stabilire a priori le dimensioni minime di estensione dei fondi – si legge nella nota inviata a Cagliari –, a prescindere dalla loro concreta destinazione produttiva, è una scorciatoia pericolosa, magari giustificabile per sanzionare qualche furbo, ma che finisce col danneggiare investitori seri e motivati». Una attenta analisi riguarda gli ampliamenti degli hotel. I tecnici vorrebbero che la richiesta di incremento dei volumi non fosse obbligatoriamente accompagnata, come stabilito dalla Regione, da un piano di impresa, che dimostri che i nuovi metri cubi puntano alla destagionalizzazione. Propongono anche di eliminare l’obbligo che il permesso di costruire sia preceduto dalla presentazione di una valutazione della compatibilità urbanistica e passeggistica col contesto circostante, ma che sia cancellata anche la sanzione del 50 % degli oneri concessori complessivi nel caso in cui l’ultimazione dei lavori sia prolungata di altri due anni. (se.lu.)

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