La Nuova Sardegna

Olbia

“Siddùra”, anno da record

di Sebastiano Depperu
“Siddùra”, anno da record

Le giurie internazionali premiano tutti i vini della cantina di Luogosanto

24 ottobre 2014
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LUOGOSANTO. Anche l’anno 2014 ha dato grandi soddisfazione alla cantina Siddùra. Tutti i sette vini dell’azienda di Luogosanto hanno stupito diverse giurie internazionali come quella del “Decanter” di Londra dove sono state premiate sei etichette. L’International Wine Challenge ha attribuito ai due vermentini “Maìa” e “Bèru” la medaglia d’argento. Mentre, dal prestigioso “Concours Mondial” di Bruxelles sono arrivati due argenti uno sempre per “Bèru” e un altro per il cannonau “Fola”.

«Siamo più che soddisfatti di questi importanti risultati - commenta Massimo Ruggero, ad di Siddùra ;– questo ci invoglia a fare sempre meglio ma, allo stesso tempo, ci fa capire che stiamo facendo bene e producendo vini di qualità».

Oltre a Londra e Bruxelles, i vini galluresi hanno ricevuto altri premi nel corso del 2014, un anno da record, da incorniciare.

Nella competizione più importante a livello internazionale in Germania, la “Mundus Vini”, Siddùra ha portato a casa tre medaglia d’oro, ossia per “Bèru”, “Fòla” e “Tìros” (rosso con uve Sangiovese e cabernet). La stessa competizioni tedesca ha visto assegnare anche due argenti: “Spèra” (bianco) e “Bàcco” (cagnulari). Sempre la Germania ha fruttato altre due medaglie d’oro al “Berliner Wein Trophy” a “Bèru” e a “Fòla”.

«Cosa si può dire? - aggiunge Ruggero - continuiamo così. Stiamo andando nella giusta direzione». Oltre alle medaglie d’oro e d’argento e ai diversi premi nei concorsi internazionali, il nome della cantina “Siddùra” è stato scritto in due importanti guide eno-gastronomiche: “Maìa” è stato menzionato con due bicchieri dal “Gambero Rosso”, mentre, la “Guida Vini Buoni D’Italia” ha assegnato l’ambita corona a “Fòla”. Siddùra è una cantina emergente, che è entrata da poco nel mercato del vino nazionale ed internazionale.

Siddùra era una tenuta abbandonata che ha ripreso vita nel settembre 2008. Il progetto è andato avanti grazie all'idea di un imprenditore tedesco, che ne ha intuito le potenzialità per un progetto ambizioso assieme a Ruggero. Così, Nathan Gottesdiener, dopo i successi in Germania con la moda, ha trovato un’altra emozionante sfida in Sardegna.

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