La Nuova Sardegna

Olbia

Accoltellamento, altri quattro arresti

di Stefania Puorro
Accoltellamento, altri quattro arresti

Sono tutti minorenni di Alà e Pattada coinvolti nel tentato omicidio del ragazzo torinese. L’inchiesta non è conclusa

05 ottobre 2014
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OLBIA. L’ordinanza di custodia cautelare parla chiaro. Francesco Xodo, il giovane turista di Torino accoltellato il 16 agosto scorso nei parcheggi della discoteca Villa Pascìa, avrebbe riconosciuto altri suoi aggressori attraverso una ricognizione all’americana.

Dopo averne indicato quattro (tutti tra i 15 e i 17 anni, e tutti delle zone di Alà dei Sardi e Pattada) avrebbe aggiunto di essere stato tenuto fermo da loro mentre un quinto (il sedicenne di Alà arrestato subito dopo) lo colpiva con un coltello per due volte. Ecco perché, nell’ordinanza, l’accusa formulata per questo nuovo gruppo di giovanissimi è di concorso in tentato omicidio.

Il provvedimento emesso dal gip del tribunale per i minori, è stato eseguito la scorsa notte: i poliziotti dell’anticrimine del commissariato di Olbia hanno arrestato i quattro ragazzini per poi trasferirli immediatamente in comunità protette separate(procedura attuata solo in un secondo momento per il presunto feritore) in modo che non possano entrare in contatto tra loro.

L’avvocato Giampaolo Murrighile - che già difende il sedicenne di Alà arrestato dopo l’accoltellamento - sta assistendo anche due dei quattro minorenni colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare. «Ma per quanto riguarda loro - dice l’avvocato - le accuse sono assolutamente infondate e lo proveremo nelle opportune sedi».

In un comunicato diffuso dalla questura, si riassume il gravissimo episodio avvenuto il 16 agosto scorso fuori dal Villa Pascià. Secondo le testimonianze, “un primo approccio verbale e fisico” tra Francesco Xodo e il sedicenne di Alà dei Sardi, era cominciato all’interno del locale. Invitati a uscire fuori, il confronto tra i due aveva preso una brutta piega.

Tanto che il minorenne “spalleggiato da un gruppo di amici - scrive testualmente la questura - aveva colpito con due fendenti al petto il turista di Torino il quale, dopo essere stato preso a calci e pugni, era stato lasciato a terra senza un adeguato soccorso. Il presunto feritore era stato arrestato due ore dopo, ma non i suoi complici”.

Quando era arrivata l’ambulanza, Francesco Xodo, che ha 18 anni, era in gravi condizioni ed è rimasto in pericolo di vita per diversi giorni. Poi le sue condizioni sono migliorate e appena si è sentito bene, tanto da poter dare una mano per le indagini, ha collaborato nella “ricognizione” riconoscendo anche gli altri quattro minorenni.

Nelle ore successive all’accoltellamento, il sedicenne di Alà aveva chiesto scusa alla famiglia del ferito aggiungendo, tramite i suoi legali, “di non ricordare che cosa fosse avvenuto e di non avere preso coscienza della gravità del fatto anche perché, quando si era allontanato dal luogo, era stato inseguito dagli amici del turista torinese”.

Poi era arrivato (il 21 agosto) il decreto del questore Pasquale d’Errico, notificato al proprietario del Villa Pascià: per motivi di ordine pubblico, la discoteca veniva chiusa per dieci giorni.

Ma su questa vicenda, il cerchio non è ancora chiuso. Perché sono sicuramente molti di più i giovani coinvolti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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