La Nuova Sardegna

Olbia

OSCHIRI

Malore in cantina, vignaiolo di Oschiri lascia l’ospedale

OSCHIRI. Adesso sta molto meglio. E quel pomeriggio in cantina rimarrà soltanto un brutto ricordo. Giuseppe Masia, 50 anni di Oschiri, è stato dimesso dall’ospedale di Ozieri l’altro ieri sera....

03 ottobre 2014
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OSCHIRI. Adesso sta molto meglio. E quel pomeriggio in cantina rimarrà soltanto un brutto ricordo. Giuseppe Masia, 50 anni di Oschiri, è stato dimesso dall’ospedale di Ozieri l’altro ieri sera. Martedì si era sentito male a causa dell’eccesso di anidride carbonica prodotta dalla fermentazione dell’uva.

Stava infatti girando il mosto, nella sua piccola cantina nel centro del paese, quando si è accasciato a terra privo di sensi. Ad accorgersi del malore è stato il figlio Giovanni, che ha subito avvertito un vicino di casa, Domenico Cossellu. Ma anche il soccorritore è svenuto appena avvicinatosi al mosto. Così a salvare i due è stato un altro vicino, Mariano Sotgia, ex centrocampista di Venezia e Vicenza in serie A, che è riuscito ad arieggiare il piccolo locale e a trascinare i due uomini fuori dalla cantina. Sul posto sono subito intervenuti gli uomini del 118 e dei vigili del fuoco. Cossellu ha ripreso conoscenza in poco tempo, Masia invece è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Ozieri e tenuto sotto osservazione per oltre 24 ore. I due, comunque, hanno seriamente rischiato di morire di asfissia. E questo perché l’eccesso di anidride carbonica ha abbassato il livello di ossigeno presente nell’aria. Complice uno spazio piccolo e poco arieggiato, come la cantina nella quale lavorava Giuseppe Masia. Una brutta avventura che, per fortuna, è terminata con un bel sospiro di sollievo. (d.b.)

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