La Nuova Sardegna

Olbia

Nuovo dissequestro per l’Olbia-Tempio

di Antonello Palmas
Nuovo dissequestro per l’Olbia-Tempio

Anche il Gip annulla l’ordinanza sul tratto crollato di Monte Pino. Partito il bando da 10 milioni e mezzo per la ricostruzione

05 settembre 2014
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OLBIA. E ora, strada libera per la ristrutturazione del tratto della Olbia-Tempio crollato durante l’alluvione del 18 novembre scorso: dopo il dissequestro ordinato dalla Procura di Tempio che sta facendo luce sulle responsabilità per la morte di tre persone sotto il Monte Pino, ora è arrivato l’ordine didissequestro da parte del Gip. «Le ordinanze di sequestro in vigore erano due – spiega il commissario straordinario della Provincia, Giovanni Carta – e si trattava di un passaggio necessario perché la Provincia è sì la proprietaria della strada e in teoria ad essa sarebbe spettato di occuparsi del ripristino, ma a causa dell’emergenza è stato deciso che i lavori di ricostruzione legati al ciclone fossero affidati all’Anas, cui quindi l’arteria deve essere momentaneamente trasferita. Se la permanenza del sequestro non inficiava il percorso della procedura di appalto, era invece un ostacolo per la consegna dei lavori».

E il 29 agosto è stato pubblicati sulla Gazzetta ufficiale il bando di gara dell’Anas, da oltre 10 milioni e mezzo di euro (scadenza 3 ottobre), per l'affidamento in appalto dei lavori di ripristino del tratto di strada crollato, ma anche di quello degli altri cinque compluvi che presentano delle criticità e devono essere anch’essi sottoposti a urgenti lavori di ristrutturazione per evitare che la strada soprastante subisca ulteriori danni. Davide Bacciu, assessore comunale ai lavori pubblici: «Il bando sarebbe dovuto essere pubblicato questo mese, ma si è riusciti ad anticipare la pubblicazione al 29 agosto. Il progetto è stato ampliato, dato che sono stati previsti interventi su tutti i compluvi, oltre che sulla zona crollata».

Qualche settimana fa il gruppo consiliare di Forza Italia aveva segnalato le lentezze nelle operazioni di progettazione e ricostruzione nel corso di una conferenza stampa nei luoghi del disastro, facendo presente che sono tanti i possessori di abitazioni, terreni e aziende che hanno grosse difficoltà ad accedere alle loro proprietà da quando la strada è stata chiusa per i danni subiti.

Piro & co avevano anche sottolineato la vergogna delle auto ancora presenti nel canyon creato dalla forza dell’acqua e che si è mangiato diverse decine di metri di strada, trascinando nel vuoto le tre vittime (Bruno Fiore, la moglie Sebastiana Brundu e la consuocera Maria Loriga) insieme ad altre persone salvatesi per miracolo. Probabile che ora, con il dissequestro, le carcasse dei mezzi possano essere rimosse. E dal momento in cui l'appalto sarà consegnato trascorreranno altri 7 mesi per la chiusura del cantiere: insomma: la strada potrebbe essere pronta per l’estate 2015.

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