La Nuova Sardegna

Olbia

Cannigione, polemiche sul porto

Pileri, vice presidente del consorzio nautico: «Via il divieto del varo nel week end»

11 agosto 2014
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ARZACHENA. Acque agitate nel porto di Cannigione. A scatenare la tempesta è l'intervento del vice presidente del Consorzio operatori nautici nord Gallura, Tommy Pileri. Sotto accusa finisce il divieto di varo e alaggio nel week end all’interno dello scalo turistico. «Capisco molto bene che il porto sia ancora in carico alla Regione e che non sia mai stato collaudato – dichiara Pileri –. Capisco anche le vicissitudini che hanno coinvolto le varie imprese vincitrice delle gare di appalto per la costruzione del porto, affondate miseramente nel gioco dei ribassi lasciando l'opera incompiuta. Ma quello che non capisco è come mai gli operatori nautici che operano sul porto debbano essere preclusi dal prestare servizio il sabato e la domenica. Non lo capisco io, ma nemmeno i turisti che vorrebbero mettere in mare i propri natanti e si vedono costretti a rimandare, oppure a migrare in porti vicini in cui questa regola non esiste. Inoltre non si può usare lo scivolo. È come se a casa, la toilette, il sabato e la domenica non si potesse usare».

Pileri ricorda il momento di grande difficoltà economica che affronta la comunità di Arzachena e sottolinea come il blocco del varo e alaggio, durante il week end, incida negativamente. «Non capisco per quale motivo in un momento così delicato, in cui il lavoro scarseggia – aggiunge il vice presidente Pileri –, in cui si fa fatica a sbarcare il lunario ci debbano essere questi impedimenti. Abbiamo una Ferrari, ma non possiamo guidarla. E non perché non ne siamo capaci, ma perché manca la strada».

Il vice presidente del Consorzio chiede poi all'amministrazione di tagliare i tempi e far nascere una società pubblico-privata per gettare le basi per la futura gestione del porto a livello locale. «Credo che competenze e maestranze non manchino – conclude –. Si era tanto parlato di formazione dei giovani per farli approdare al mondo della nautica, meccanici, elettricisti, frigoristi e tutte quelle figure che protrebbero avere un ruolo all'interno di una gestione così ampia. Noi siamo pronti. O stiamo aspettando che venga perpetrato ai nostri danni l'ennesimo scippo?. Un giorno non lontano dovremmo rendere conto anche i questo».

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