La Nuova Sardegna

Olbia

Prof demansionato vince la causa

di Antonello Palmas
Prof demansionato vince la causa

Il docente dell’alberghiero di Arzachena fu trasformato in tecnico per decisione dell’ufficio scolastico

26 giugno 2014
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OLBIA. Immaginate di aver fatto per oltre trent’anni il professore e di trovarvi di colpo a coprire le mansioni di tecnico. Il motivo vero forse non lo si scoprirà mai, ma è quanto accaduto a Franco Moggia, docente olbiese in forze all’istituto alberghiero di Arzachena. Che alla fine l’ha avuta vinta sulla decisione dell’ufficio scolastico di studi di Sassari, grazie al giudice ed è stata reintegrato nella sua categoria di competenza, quelle dell’insegnante di enogastronomia. Ma ha trascorso un anno d’inferno tanto da risentirne anche sul piano della salute e ancora non si capacita di come sia potuto succedere.

«Sono l’unico caso in Italia per quanto riguarda le scuole alberghiere, come mi confermano tutti i provveditorati con cui ho parlato – dice Moggia –; è stata una sofferenza, la mia persona è stata calpestata nella dignità e nessuno mi ha dato mai delle risposte». Tutto inizia la scorsa estate, quando Moggia prende possesso della cattedra come docente di tecnica dei servizi ed esercitazioni pratiche di sala bar. «Sapevo che erano disponibili 16 ore – spiega –, insomma quasi una cattedra intera. L’anno prima ero partito da zero ore poi ne ho fatte 18, eppure non vi fu nessun problema. Ho partecipato a diverse commissioni degli esami di recupero e durante lo svolgimento di uno di questi ricevo una comunicazione dal provveditorato: ero stato destinato alle mansioni di tecnico, in pratica è una figura che aiuta il docente nell’organizzazione delle lezioni». Moggia pensa che ci deve essere un errore, mai avuto problemi. Cerca di contattare l’ufficio, «ma senza ottenere risposte nemmeno alle raccomandate»; non ci riesce nemmeno la Uil scuola. Torna alla carica di persona ma viene liquidato – afferma – in maniera sbrigativa e umiliante.

«La preside mi disse di non avere alcun problema nei miei confronti, ma era in imbarazzo sul da farsi», racconta il prof, che con l’avvocato della Uil, Giovanni Campus, fa partire un ricorso urgente. E il giudice del tribunale di Tempio, Renato Perinu, dà pienamente ragione a Moggia, ordinandone il reintegro nelle mansioni e parlando di «grave demansionamento nell’ambito della sfera professionale» col trasferimento nell’area amministrativa. Il ministero pagherà anche le spese processuali. «Non si sono nemmeno appellati, sapendo di aver fatto una stupidaggine» dice. E una cosa non lo lascia in pace: il fatto di aver fatto perdere la continuità didattica ai suoi alunni.

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