La Nuova Sardegna

GALLURA. Festa in onore del maestro Enrico Riccardi, musicista e compositore di colonne sonore di sceneggiati televisivi oltre che grande autori di canzoni di successo passate per il festival di Sanremo, da "Zingara", cantata da Iva Zanicchi, a "Io mi fermo qui", proposta dai Dik Dik, da "Piccola e fragile" e “Sereno è” di Drupi, fino e "Brava" e “Ma che bontà” di Mina. La festa si è svolta a Portobello, buen retiro di Riccardi da decenni, ed è stata un ritrovo-tributo di amici musicisti sardi in un quella sorta di orto botanico che il musicista ha creato all'interno del parco del sito turistico in territorio di Aglientu.

Si è trattato di una non stop musical-culinaria protrattasi per l'intera giornata di sabato fra le variegate pietanze, preparate soprattutto dal maestro, ed esecuzioni di brani proposte dallo stesso Riccardi, dal maestro Giovanni Maria Pasella, direttore del coro polifonico "Città di Tempio", da singoli componenti di quest’ultimo, da Vincenzo Murinu (voce e chitarra), dal coro tradizionale dell'Accademia Gabriel. Fra i tanti amici anche Titti Carapelli, rappresentante di una delle famiglie fondatrici di Portobello, Carlo Dessì, direttore artistico del "Sardinia Film Festival”, Antonio Costa gia direttore della "Canepa" di Sassari nonché autore di "Badde Lontana", e Marco Piras, entrambi mitici componenti dei "Bertas", l'imprenditore Edoardo Tusacciu e tanti giovani artisti affermatisi ultimamente nel Cantagiro e nei concorsi canori televisivi. (t.b.)