La Nuova Sardegna

Olbia

Alluvione, chiusa l’inchiesta: indagata la protezione civile sarda

Alluvione, chiusa l’inchiesta: indagata la protezione civile sarda

Anche l'ex presidente Cappellacci, il sindaco di Olbia Giovannelli e il commissario straordinario Cicalò fra i tredici indagati che devono rispondere della mancata informazione alla popolazione di Olbia e Arzachena dell’imminente pericolo, per tutti le accuse sono di omicidio colposo e di disastro colposo

08 maggio 2014
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OLBIA. I vertici regionali, provinciali e comunali della Protezione civile - in tutto 13 persone - sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Tempio in relazione alla mancata informazione alla popolazione di Olbia e Arzachena dell'imminente pericolo per l'alluvione del 18 novembre.

Devono rispondere di omicidio colposo e disastro colposo.

A sei mesi dal tragico passaggio nell'isola del ciclone Cleopatra, dunque, la Procura della Repubblica di Tempio Pausania ha notificato in queste ore i 13 avvisi di conclusione delle indagini ai vertici regionali, provinciali e comunali della Protezione civile.

Gli indagati dovranno rispondere di omicidio colposo per la morte di dieci persone, tra cui due bambini, e di disastro colposo

. Le indagini, svolte dai carabinieri del comando provinciale di Sassari, coordinate dal sostituto procuratore Riccardo Rossi, erano state avocate di recente dal procuratore capo Domenico Fiordalisi, che oggi ha notificato i 13 provvedimenti.

Dalle poche informazioni che trapelano, sembrerebbe imminente anche la conclusione delle indagini relative al crollo della strada provinciale Olbia-Tempio, in località Monte Pino, dove persero la vita altre tre persone, cadute in dirupo a bordo della loro auto.

Ci sono anche il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, il commissario straordinario Giorgio Cicalò e l'ex presidente della giunta regionale Ugo Cappellacci fra i 13 destinatari dell'avviso di garanzia della Procura di Tempio nell'inchiesta sull'alluvione del 18 novembre. Lo conferma lo stesso Giovannelli, interpellato dall'Ansa. «Sono sereno, ho preso atto dell'avviso e di conseguenza ora ho i termini fissati per portare le mie controdeduzioni e far vedere cosa questa amministrazione ha fatto. Visto che i sindaci sono stati chiamati in causa potranno ora dimostrare cosa hanno fatto prima e durante l'evento», ha concluso Giovannelli.

"Sono informato dell'inchiesta e ho ricevuto l'avviso di garanzia. Ho il massimo rispetto e piena fiducia per il lavoro della magistratura". Lo ha detto all'Ansa Giorgio Cicalò, direttore generale della Protezione civile della Sardegna nonchè commissario straordinario per l'alluvione del 18 novembre scorso, in merito all'inchiesta della Procura di Tempio che lo vede indagato insieme ad altre 12 persone per omicidio colposo e disastro colposo. «Attendo con serenità l'esito delle indagini», ha concluso Cicalò.

L'ex presidente Ugo Cappellacci ha dichiarato: "Ho ricevuto in queste ore un avviso di garanzia per l’alluvione dello scorso novembre". L’ex presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, è uno dei 13 destinatari delle comunicazioni di conclusione indagini appena inviate dalla procura di Tempio Pausania. "Ribadendo la fiducia e la massima collaborazione nei confronti della magistratura", afferma in una nota l’attuale consigliere regionale di Fi, "con la certezza di aver sempre agito nel rispetto dei doveri di chi ricopre la carica di presidente della Regione, auspico quanto prima di essere sentito per poter dimostrare la correttezza del mio operato e di dare un contributo all’accertamento della verità in questa dolorosa vicenda".

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