La Nuova Sardegna

Olbia

Crollo nella palestra, sette indagati

Crollo nella palestra, sette indagati

Per l’incidente nella media Deledda sotto inchiesta tecnici comunali, dirigenti scolastici, imprenditori e artigiani

15 aprile 2014
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TEMPIO. A distanza di 23 giorni dal crollo di un parte della vetrata nella palestra della scuola media Grazia Deledda dell’istituto comprensivo di Tempio, che aveva provocato il ferimento di due alunni 14enni della terza C, il sostituto procuratore della Repubblica, Roberta Guido, titolare dell’inchiesta, al termine di minuziose indagini svolte dai carabinieri della compagnia di Tempio, comandati dal capitano Giovanni Bartolacci, ha iscritto nel registro degli indagati sette persone, ritenute responsabili (a vari livelli e con diverse responsabilità) di lesioni colpose, omissione di lavori che minacciano rovina, con l’aggravante della continuazione del reato e del concorso.

I sette indagati sono Giancarmelo Serra, 54 anni, di Torino e residente ad Alghero, architetto, dirigente responsabile dell’Ufficio tecnico comunale; Paola Tetti, 35 anni, di Cagliari e residente a Tempio, ingegnere dell’ufficio tecnico comunale e responsabile del settore Lavori pubblici, viabilità, patrimonio e illuminazione; Mario Cossu, 48 anni, di Bortigiadas e residente a Tempio, geometra dell’ufficio tecnico comunale nel settore Patrimonio; Pina Luciano, 61 anni, di Calangianus, residente a Tempio e dirigente dell’istituto comprensivo che comprende la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola media; Pier Paolo Usai, 48 anni, di Cagliari, residente a Tempio, titolare dell’impresa esecutrice di lavori all’interno della palestra; Pier Luigi Mazzone, 47 anni nato e residente a Tempio, falegname, e Bartolomeo Addis, 48 anni, nato e residente a Tempio, vetraio.

I nomi dei sette indagati sono scaturiti ieri mattina nel corso della nomina a consulente e del conferimento in Procura dell’incarico all’ingegnere Fabio Massimo Satta, nominato, alla presenza di alcuni indagati e dei loro difensori, «consulente tecnico, incaricato di procedere a un accertamento tecnico non ripetibile, sul luogo dell’incidente, sotto sequestro sin dall’indomani dell’evento. L’accertamento verrà effettuato venerdì mattina alla 9 e il perito avrà poi trenta giorni di tempo per consegnare le sue conclusioni, sulle quali poi dovrà muoversi il magistrato. Il consulente dovrà indicare quale è stata la causa del crollo della finestra e se detta causa e riferibile a un evento umano o piuttosto alla violazione di norme di legge. Dovrà riferire inoltre se allo stato sussiste il pericolo di ulteriori crolli di finestre o altri elementi o situazioni che possano costituire pericolo».

Giancarmelo Serra è difeso dall’avvocato Enrico Gatto, Paola Tetti dall’avvocato Antonella Piredda, Mario Cossu dagli avvocati Gianfranco Grussu e Paolo Orecchioni, Pina Luciano dall’avvocato Antonella Cuccureddu del foro di Sassari, Pierluigi Mazzone dall’avvocato Alessandro Azzena, Pier Paolo Usai e Bartolomeo Addis, d’ufficio, dall’avvocato Maria Caterina Pisano.

La notizia subito diramatasi è stata accolta con soddisfazione dai genitori della Grazia Deledda, dirimpettaia della Procura. L’augurio è che si riesca ad attribuire le giuste responsabilità di un evento, che tutti, dicono, «poteva essere evitato, non con molti soldi ma con un pizzico di attenzione in più alla segnalazioni». (a.m.)

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