La Nuova Sardegna

Olbia

Due muri sotto sequestro: pericolosi se piove molto

di Antonello Palmas

Via Molara, ricostruiti illecitamente e in un’area HI4: i residenti sono insorti ll 18 novembre fecero da diga, allagando la zona. Ieri il blitz della polizia locale

12 aprile 2014
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. L’aspetto più interessante della vicenda è il fatto che rappresenta il primo segnale di un cambio di mentalità da parte dei cittadini in materia di sicurezza idrogeologica. Perché sono stati proprio loro a segnalare al Comune che qualcuno stava ricostruendo quei due muri che in via Molara e in via Apulia erano stati capaci di causare grossi danni in occasione dell’alluvione del 18 novembre. E solo per un caso anche in quella zona non vi furono vittime. Così ieri mattina la polizia locale è intervenuta con un sequestro preventivo di polizia giudiziaria delle due opere murarie, che non potevano essere ricostruite perché nel frattempo è stato posto un un vincolo totale di inedificabilità su tutta l’area, divenuta HI4.

Quei due muri che chiudono un terreno tra via Molara e via Apulia erano stati gettati giù dall’onda di piena, ma prima di cedere si erano trasformati in vere dighe perché si trovano esattamente sulla direttrice di deflusso delle acque in una zona in cui a rigor di logica l’urbanistica avrebbe dovuto tenere ben conto di parecchi fattori: la vicinanza del rio Siligheddu e il fatto che in quel punto si crei una vera conca che raccoglie l’acqua proveniente anche dalla zona di via Vittorio Veneto in caso di forti piogge. Invece manca addirittura un sistema di raccolta delle acque bianche. I residenti hanno ancora negli occhi l’orrore di quel 18 novembre, in cui il livello dell’acqua crebbe sino a sfiorare i 2 metri: diverse famiglie si salvarono a fatica, in particolare una mamma con un bimbo rischiarono di finire tra i morti di quella tragica giornata.

Così, quando il 9 aprile i residenti hanno visto che i proprietari del terreno stavano riedificando i muri si sono rivolti a uno studio legale (quello di Stefano Oggiano) affinché informasse le autorità tramite un esposto: ben 27 le firme di abitanti di via Molara, via Apulia e via del Rosmarino. Un altra segnalazione è giunta dal comitato per la tutela dei diritti degli alluvionati, presieduto da Moreno Contini.

La polizia locale, guidata dal comandante Gianni Serra, ha verificato che mancava qualunque tipo di richiesta per la costruzione della recinzione. I proprietari hanno sottolineato che era loro intenzione costruire solo una base composta da tre file di mattoni su cui montare una rete, ma anche per questo tipo di opera occorre chiedere dei permessi che, in ogni caso, non sarebbero stati concessi viste le nuove normative. Senza contare che anche una rete può creare l’effetto-diga. «Abbiamo proceduto al sequestro preventivo di polizia giudiziaria – spiega Serra – e trasmettiamo immediatamente gli atti alla Procura di Tempio per la convalida». Serra loda il fatto della segnalazione da parte dei cittadini, che non esita a definire “sentinelle della legalità”.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative