La Nuova Sardegna

Olbia

Terrata al vaglio dei giudici del riesame

OLBIA. Il tribunale del riesame scioglierà, nei prossimi giorni, le riserve sulle opposizioni a due clamorosi sequestri, quello di una abitazione a tre piani di Olbia, costruita sul greto di un...

11 aprile 2014
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OLBIA. Il tribunale del riesame scioglierà, nei prossimi giorni, le riserve sulle opposizioni a due clamorosi sequestri, quello di una abitazione a tre piani di Olbia, costruita sul greto di un canale, e quello di “Terrata Due”, che la Procura vuole restituire al Comune di Golfo Aranci.

I due casi sono stati discussi ieri davanti ai magistrati del tribunale delle libertà di Tempio dai Pm Riccardo Rossi – per l’abitazione realizzata in zona vietata su un canale di scolmamento in città – e dal collega Angelo Beccu per il sequestro disposto dalla procura della Repubblica sulle ottantotto villette realizzate sul litorale di Golfo Aranci. In entrambi i casi i difensori dei rispettivi proprietari degli immobili hanno chiesto l’annullamento del provvedimento di sequestro. Per la Famiglia Careddu, che è proprietaria dell’abitazione di Olbia, i legali Giovanni Azzena e Gerolamo Orecchioni hanno argomentato che l’abitazione a tre piani, ormai conclusa, è stata realizzata osservando tutte le normative vigenti in materia edilizia e con tanto di autorizzazioni rilasciate dall’ufficio tecnico del comune di Olbia. Il palazzo, che secondo il corpo forestale è stato realizzato a 8 metri dal letto del rio Gaddhuresu (la legge prevede minimo 10 metri), stando alle argomentazioni difensive sarebbe il frutto dei risparmi di una vita di una coppia, che ha investito nella progettazione e realizzazione dell’immobile 1,2 milioni di euro.

I giudici scioglieranno la loro riserva sui due casi nei prossimi giorni. (g.p.c.)

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