Formigoni: “Quella casa non è mia”
L'ex governatore lombardo ora senatore del Ncd respinge le accuse
OLBIA. “Oggi, attorno a mezzogiorno, hanno notificato ai miei difensori un provvedimento di sequestro preventivo per le vicende Maugeri e San Raffaele. È sconcertante la violenza usata nei miei confronti”. Lo afferma, in una nota, l'ex governatore lombardo ora senatore del Ncd Roberto Formigoni.
“Hanno sequestrato una casa non mia (in Sardegna) e sequestrato 3 autovetture (non fuoriserie, una Panda, una Multipla e una Mito) - afferma Formigoni -. L'esecuzione del sequestro è stata resa nota agli organi di stampa in contemporanea, se non prima, della notifica ai miei avvocati e questo non so in base a quale norma del codice”.
“Il provvedimento risulta preso da un Giudice che aveva già concluso la sua attività con il provvedimento del 3 marzo 2014, oltre un mese fa - prosegue il parlamentare -. Alle ore 13 venivano diffusi servizi già corredati di tutti i particolari su quasi tutte le reti nazionali tv e radio. Non so chi abbia dato la notizia, in tempo largamente utile per preparare tutto, certamente non io e neppure i miei avvocati. Ho lasciato la Sanità Lombarda in stato di grande efficienza, con prestazioni eccellenti e senza alcun debito: non mi sembra un risultato da poco!”.
“Non so più, non essendo iniziato neppure il processo, se - conclude Formigoni - sono accusato di corruzione per 50 milioni di euro o se per 8 milioni di euro, la cifra che l'accusa, moltiplicando pani e pesci, mi addebita. Mi auguro tempi migliori per il futuro della giustizia”.