La Nuova Sardegna

TEMPIO. Prosegue durissima la polemica fra il sindaco Romeo Frediani, accusato di indolenza dopo la proposta tsunami di Giampiero Scanu sulla soppressione del rribunale di Tempio, ed il consigliere di opposizione Francesco Quargnenti, definito dal sindaco “bell’addormentato nel bosco, fuori dalla realtà”. «Romeo Frediani - risponde in un comunicato il capogruppo consiliare della Civica per Tempio - è arrivato al capolinea, prima ancora del fatidico 2015». Quargnenti, che non commenta l’ironica risposta del sindaco, preferisce fare un elenco di circostanze e fatti che avrebbero indotto Frediani a non rispondere alla sue domande. «Il sindaco - spiega Quargnenti - non ha mai avuto il controllo della giunta all’interno della quale ognuno ha sempre operato per proprio conto. Frediani, inoltre, non ha più l’appoggio del suo partito, come dimostrano alcune recenti esternazioni di suoi stessi compagni che pubblicamente hanno definito la sua giunta “fallimentare e dannosa” al punto tale da far precipitare il Pd nei consensi elettorali ai minimi storici. Ma non basta, Romeo Frediani nella recente competizione regionale, dimenticando di essere sindaco di Tempio, ha scelto di fare il galoppino a favore di un candidato olbiese, notoriamente schierato contro il tribunale di Tempio. Cosa, peraltro, che il neo consigliere regionale ha confermato ieri, durante una riunione di avvocati olbiesi. Infine - conclude il consigliere della Civica per Tempio - Frediani è succube di Olbia e delle sue lobby di potere. Ecco perché anziché rispondere a precise domande ha replicato con le offese. Al sindaco di Tempio ho semplicemente chiesto per quale motivo, dopo la proposta di Giampiero Scanu sul tribunale, non abbia convocato immediatamente un consiglio comunale urgente dal quale scaturisse un ordine del giorno unitario contro la proposta. Perché non si fosse attivato per organizzare una riunione dei sindaci del territorio, cosa che invece ha fatto, egregiamente, un’altra realtà cittadina. Perché avesse optato alle regionali per un avversario di Tempio. Frediani non risponde e “ironicamente” offende e millanta crediti che non ha. Le cose che lui avoca al suo operato, infatti, sono opere che gli sono pervenute dalla passata amministrazione Pintus. Lui di quelle opere ha tagliato solo il nastro». (a.m.)