La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale, il Pd di Tempio contro Scanu

di Angelo Mavuli
Tribunale, il Pd di Tempio contro Scanu

Il sindaco Frediani e il dirigente Balata: «Sbagliato spostare i processi a Olbia, il deputato spacca l’unità della Gallura»

24 febbraio 2014
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TEMPIO. «Ritengo che l’azione posta in essere contro il tribunale di Tempio da Gian Piero Scanu per ottenerne il trasferimento ad Olbia sia inopportuna dal punto di vista politico, altamente dannosa sotto il profilo sociale e poco adatta alla carica politica che Scanu ricopre, grazie anche al voto dei cittadini dell’Alta Gallura». È l’incipit di un articolato comunicato stampa emesso sabato - e ancor più ribadito ieri mattina dopo la nuova sortita sulla “Nuova” del deputato - dall’avvocato tempiese Gerolamo Balata, dirigente regionale e provinciale del Pd (partito di Scanu), componente dell’agguerrita associazione degli avvocati dell’Alta Gallura costituitasi a difesa del tribunale di Tempio. Balata per anni - come lui afferma - ha «condiviso con Gian Piero Scanu scelte politiche importanti, attente alle necessità della gente, equilibrate e tese ad uno sviluppo armonico del territorio. Mai, però sottomesse o, come in questa specifica occasione, succubi di lobby di potere ben individuate. L’azione di Scanu divide in due la Gallura e crea una deriva campanilistica foriera di un fosco futuro. La battaglia di Scanu non risolve e non allevia i problemi che determinano la crisi profondissima nella quale versa la città di Olbia. Che di altre battaglie avrebbe bisogno».

Secondo Balata, «Scanu, con questa sua “illeggibile” decisione, deliberatamente vuole affossare l’entroterra e impoverire l’Alta Gallura. L’onorevole sa perfettamente che il tribunale, per Tempio e per l’Alta Gallura, rappresenta una parte economica importante. La sua azione è una vera e propria dichiarazione di guerra contro il nostro territorio. Mi auguro che Scanu torni, invece, a lavorare per l’intero territorio anziché mettere in atto azioni che creano povertà da una parte, senza peraltro creare ricchezza dall’altra».

Amareggiato Romeo Frediani, del Pd pure lui, che nella sua dichiarazione non pronuncia mai il nome del deputato. «La posizione camaleontica assunta dal parlamentare gallurese non mi sorprende. Ritengo che con questa iniziativa voglia deliberatamente spaccare in due il territorio. La sua “crociata” contro l’Alta Gallura appare del tutto priva di significato così come le sue giustificazioni. E poi davvero strano apprendere dal parlamentare che la “vera Giustizia”, come lui dice, può essere amministrata solo ad Olbia, in totale disprezzo di quanto quotidianamente avviene nella struttura tempiese. Da dove, con altissimo senso del dovere, quotidianamente si amministra la Giustizia per l’intera Gallura. Quanto il parlamentare sta facendo - conclude il sindaco - è devastante per l’intera comunità gallurese».

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