La Nuova Sardegna

Olbia

Elezioni regionali, la Gallura nelle mani di Meloni e Fasolino

di Enrico Gaviano
Meloni e Fasolino
Meloni e Fasolino

I due vincitori alle urne bocciano la legge: «Ci batteremo per cambiare la norma, il territorio deve essere rappresentato»

21 febbraio 2014
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OLBIA. Sommando la loro età (35 anni più 40) non si arriva a quella di Mario Floris (77 anni) l’eternauta della politica sarda. Basta questo per poter sottolineare come, grazie a Giuseppe Meloni del Pd e Giuseppe Fasolino di Forza Italia, la Gallura porterà dentro il consiglio regionale una ventata di giovinezza, di speranza, oltre che uno sguardo deciso verso il futuro. Ma i due neo consiglieri, protagonisti di una galoppata incredibile alle elezioni di domenica, che li ha portati a superare abbondantemente la soglia delle 4mila preferenze, guardano innanzitutto al presente, a una legge regionale che sembra essere punitiva per la circoscrizione Gallura-Monte Acuto. «La legge non sembra fatta casualmente – dice Giuseppe Meloni –. Per esempio non si capiscono gli spostamenti, vincenti, di certi candidati da una circoscrizione a un’altra. Il risultato è che il nostro territorio sarebbe sottorappresentato, con le conseguenze facilmente immaginabili in aula». «A me – aggiunge Fasolino – sembra una legge fatta in maniera scientifica. Ma la provincia deve avere 5 consiglieri, altrimenti sarebbe un disastro. Per questo ci batteremo subito per cambiare il sistema elettorale». Nel frattempo, qualcosa si può fare. Meloni, consigliere di maggioranza, lancia subito l’idea che raccoglie l’assenso di Fasolino. «La Gallura deve essere ripagata almeno con un assessorato, e anche di peso».

Domenica il loro successo è stato indiscutibile, anche a Olbia dove hanno battuto i candidati locali del loro partito.«Credo – dice Fasolino –, che la gente ci abbia considerato comunque dei candidati anche di Olbia e in grado di rappresentare gli interessi di tutto il territorio. Olbia è una città multietnica. Ci sono olbiesi ma anche persone che qui vivono da anni ma sono di altre parti della Sardegna, dell’Italia e del mondo».

«Il fatto di essere giovani e di essere sindaci, dunque vicini ai problemi della gente – interviene Meloni – ci ha dato una mano. Il messaggio comunque è stato chiaro: un voto che è andato oltre lo schema solito, il controllo dei partiti. Parlare di voto degli olbiesi andato ad altri è riduttivo, e soprattutto non ha senso».

Se non cambierà qualcosa rispetto alle anticipazioni che danno alla circoscrizione due soli seggi nell’aula di via Roma, Meloni e Fasolino avranno sulle loro spalle l’intero peso dei territori di Gallura e Monte Acuto. «Il fatto di essere sindaci, e dunque di avere subito il contatto diretto con gli altri 24 primi cittadini ci aiuterà per affrontare meglio i problemi. Certo, sarà un impegno grosso – dice Meloni –. Ma non posso e non possiamo spaventarci». «Giusto – conferma Fasolino –. Abbiamo dato tutto per l’elezione e ora non ci tireremo indietro. Due consiglieri cambia, rispetto a 5, ma noi ci saremo sempre in prima fila».

Entrambi promettono di essere vicini ai cittadini e non solo a quelli del loro paese. Infatti apriranno un ufficio in cui accogliere il pubblico a Olbia e gireranno tutta la Gallura periodicamente. Il primo obiettivo? La risposta è una, per entrambi: «aiutare i centri alluvionati, a cominciare da Olbia – dicono – e far ripartire l’economia in tutto il territorio della provincia».

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