La Nuova Sardegna

OLBIA. Sorride e forse ancora non ci crede. Lo osserva a lungo e si emoziona quando lo sente cantare, finalmente dal vivo, nel salottino della sua casa provvisoria. Il suo mito non è più una voce sparata dalle casse di uno stereo. Adesso è un grande amico, una persona vicina che lo incoraggia a combattere e ad andare avanti. «Sono rimasto sveglio tutta la notte, mi sembrava impossibile. E poi finalmente l’ho incontrato» confessa un felicissimo Fabrizio Pinna, stretto dentro la sua felpa della Juventus. Ieri ha infatti coronato un sogno: passare una giornata intera, dalla mattina alla sera, accanto a Max Pezzali, il suo idolo di sempre.

Un incontro programmato da settimane, voluto dal celebre cantautore per augurare buona fortuna a Fabrizio, visto che sabato, il 15enne, insieme a mamma Francesca, la sorella Manuela e altri amici, partirà finalmente per gli Stati Uniti, nel Maryland, per sottoporsi a un ulteriore e speciale tentativo di cura. Fabrizio, infatti, è stato colpito ormai 8 anni fa da una rarissima malattia, un’atassia di origine ignota. «E io sono arrivato a Olbia per fargli i miei auguri prima della partenza – spiega col sorriso Max Pezzali -. Sono venuto a conoscenza della sua storia e poi ho anche saputo che Fabrizio ascolta sempre le mie canzoni. Così ho deciso di venire a trovarlo. Penso che sia un ragazzo di un’intelligenza superiore alla norma. Per affrontare certe cose ci vuole sempre una grande forza d’animo. E lui ne ha davvero tanta». Max Pezzali è sbarcato a Olbia insieme a Roberto Razzini, presidente della Warner Chappel, e a Gaetano Blandini, direttore generale della Siae. Pure loro hanno preso a cuore la storia di Fabrizio, insieme anche a Gino Paoli, che già in passato ha dimostrato il suo sostegno. I tre, oltre che a dare un contributo per affrontare alcune spese, hanno regalato a Fabrizio Pinna un Ipad da portare negli Usa con tutte le canzoni di Pezzali. Ma non solo. La mitica voce degli 883 ha anche cantato in esclusiva per lui il brano «Io ci sarò», che piace tanto a Fabrizio. L’incontro è avvenuto in un appartamento messo a disposizione dalla Geasar, in cui il 15enne abita da diverse settimane. La sua vera casa, in via Baratta, è stata infatti danneggiata dall’alluvione. Un'altra dura prova da superare, ma sempre con il sorriso e tanta speranza nelle vene. «Sono andato a visitarla – spiega Max Pezzali -. Impressionante l’odore dell’umidità. È terribile ciò che è successo qui a Olbia». Pezzali, inoltre, ieri ha anche fatto visita alla sede della Cattolica Previdenza, da sempre in prima linea per aiutare Fabrizio.

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