La Nuova Sardegna

Olbia

Simulò un attentato al suo distributore di benzina, patteggia un anno e mezzo

Simulò un attentato al suo distributore di benzina, patteggia un anno e mezzo

Roberto Porcheri in tribunale a Tempio per l’incendio in piazza Crispi a Olbia del gennaio 2012

29 gennaio 2014
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OLBIA. Truffa aggravata, simulazione di reato e incendio: in seguito a patteggiamento, è stato condannato dal Tribunale di Tempio e dovrà scontare un anno e mezzo di carcere Roberto Porcheri, l'imprenditore di 43 anni originario di Sassuolo ma residente a Nuoro, titolare della stazione di servizio in piazza Crispi a Olbia, gravemente danneggiata dalla fiamme nel gennaio 2012.

A due anni da quello che sembrava essere un attentato, però, il Tribunale di Tempio Pausania, in seguito all'attività investigativa condotta dai carabinieri del reparto territoriale di Olbia, ha stabilito che quel 18 gennaio 2012 ad appiccare le fiamme non siano stati ignoti incendiari, ma lo stesso proprietario della stazione di servizio.

Secondo il giudice, Porcheri avrebbe simulato l'incendio per poter riscuotere il premio dell'assicurazione che copriva l'attività. La stazione di servizio, secondo gli inquirenti, sarebbe stata coperta da una polizza assicurativa, fino alla somma di 900mila euro di danni, anche in caso di incendio.

Porcheri, alcuni anni prima, era stato vittima di un altro attentato incendiario nel Nuorese e di una rapina.

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