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Olbia

Alluvione, sei indagati per il crollo del ponte di Monte Pinu. Vertice sulle strade danneggiate: servono 50 milioni di euro

Alluvione, sei indagati per il crollo del ponte di Monte Pinu. Vertice sulle strade danneggiate: servono 50 milioni di euro

L’inchiesta della Procura di Tempio per il disastro che provocò la morte di tre persone. La strada non verrà riaperta. Il pm Rossi: va riprogettata
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16 gennaio 2014
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TEMPIO PAUSANIA. Sono sei gli indagati nell'inchiesta della Procura di Tempio Pausania per il crollo del ponte di Monte Pinu dove, durante l'alluvione del 18 novembre, morirono tre persone. Devono rispondere di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni. Lo ha detto il pubblico ministero Riccardo Rossi.

I sei iscritti nel registro degli indagati  sono persone «con incarichi tecnici», ha precisato il pm.

Dovranno rispondere di quanto accaduto sulla strada Olbia-Tempio, dove persero la vita Bruno Fiore, Sebastiana Brundu e Maria Loriga precipitati con il fuoristrada su cui viaggiavano nella voragine aperta dall'acqua.

Per gli indagati al momento non sono previste misure cautelari ma interdittive, anche se «potremo prendere provvedimenti - ha aggiunto Rossi - per impedire che ripetano fatti simili».

Nelle prime fasi dell'inchiesta era stato aperto un fascicolo a parte, con l'ipotesi per falso per soppressione, e nel registro degli indagati erano finiti il costruttore romano della strada e due funzionari provinciali.

La strada provinciale, nel tratto di Monte Pinu, dove durante l'alluvione è crollato il ponte, non verrà riaperta. «La strada _ ha spiegato Rossi _ è talmente "ammalorata" che dovrà esser riprogettata e ricostruita in maniera totalmente diversa».

Intanto si è svolto a Roma il vertice tra ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il presidente della Regione Ugo Cappellacci e i tecnici dell'Anas. E' stato puntualizzato che servono 50 milioni di euro per sistemare la viabilità regionale e provinciale danneggiata dall'alluvione, 18 sono gli interventi da fare, l'impegno è cominciare entro aprile e finire per giugno. Cappellacci ha ricordato che non è stata ancora censita la viabilità rurale e comunale che ugualmente presenta seri danni

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