La Nuova Sardegna

Olbia

Italia in lutto per l’alluvione in Sardegna

Italia in lutto per l’alluvione in Sardegna

Il ministro Lupi a Olbia: “I fondi per le infrastrutture ci sono”. Gara di solidarietà per aiutare le popolazioni colpite. La sintesi della giornata di venerdì 22 novembre

23 novembre 2013
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OLBIA. Il giorno del lutto nazionale. Ma anche della fatica, con centinaia di uomini che lottano contro il fango da portare via da case e strade. E della paura: la Sardegna in ginocchio incassa solidarietà, aiuti e anche garanzie dal Governo, ma il tempo non migliora. Anzi, in tarda mattina è stato diffusa una nuova allerta meteo della Protezione civile: intensificazione delle precipitazioni sulla Sardegna occidentale, zone interne e settentrionale. Anglona e Gallura saranno le zone più bersagliate. Previste anche raffiche di burrasca e nevicate. Troppo freddo. A Olbia un bambino di 5 mesi, in casa con la madre, senza riscaldamento, ha rischiato di morire assiderato ed è stato salvato dai carabinieri e dal 118. Ora è fuori pericolo. Piccoli segnali di ritorno alla normalità, intanto: gli sfollati diminuiscono e le utenze Enel ora sono state ripristinate, rimane, invece, l'emergenza acqua in alcuni comuni. Tutta l'Italia continua a stringersi intorno all'Isola: stamattina bandiere a mezz'asta e un minuto di silenzio prima del via a spiegazioni e interrogazioni nelle scuole. La presidente della Camera Laura Boldrini ha ricordato in Aula le vittime, soffermandosi sui due bambini uccisi dal ciclone. Anche Palazzo Madama si è alzato in piedi e qualcuno ha anche pianto. «In ricordo delle vittime dell'alluvione che ha colpito la Sardegna - ha detto il presidente Piero Grasso in apertura di seduta - il Senato si raccoglie con profonda commozione per esprimere la sua vicinanza e partecipazione alla popolazione. Il loro dolore, la loro angoscia e il senso di desolazione che ha avvolto la loro esistenza impongono a tutte le Istituzioni risposte certe». E, a proposito di risposte, questa mattina è arrivato in Sardegna il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. «Dobbiamo smettere di vivere in emergenza, dobbiamo tornare subito alla normalità». A cominciare dalle infrastrutture per i collegamenti: entro tre-quattro mesi, ha garantito il ministro nella sua tappa a Olbia, saranno ripristinati strade e ponti distrutti. Anche con un intervento dell'Anas, non solo nelle arterie statali, ma pure in quelle provinciali. I soldi? Lupi ha confermato gli interventi dai fondi della Legge di stabilità, ma ha anche parlato di un pacchetto nazionale da 1,2 miliardi del decreto del Fare per la prevenzione. Di questi, 300 milioni sono per la manutenzione di ponti e viadotti, 300 per le ferrovie, 500 per le scuole e 100 per la riqualificazione dei piccoli comuni: risorse destinate a tutte le regioni, ma sono fondi che per la Sardegna rappresentano una speranza in più. Buoni segnali anche dall'Europa. «Siamo pronti a modificare il programma regionale se necessario», ha garantito il commissario Ue Hahn dopo la richiesta del governatore Cappellacci di rimodulare i fondi Fesr. Intanto nel fine settimana arriva in Sardegna anche il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando. Prima tappa domani a Olbia alle 18 per un incontro in comune con i sindaci e le istituzioni galluresi. Domenica mattina l'esponente del governo si sposterà a Torpè (Nuoro) per un sopralluogo alla diga Maccheronis, poi tornerà a Olbia per la conferenza stampa finale. Soffre anche il sistema giustizia. Il sottosegretario Cosimo Maria Ferri ha chiesto al Governo di valutare la possibilità di emettere un decreto legge per sospendere i procedimenti civili, penali e amministrativi e i termini di prescrizione nelle zone più colpite dall'alluvione. Intanto sono partite le inchieste sul disastro nelle Procure di Tempio Pausania e Nuoro. «Non escludo un cortocircuito informativo - ha detto il pm di Tempio, Riccardo Rossi, riferendosi al meccanismo dell'allerta meteo che non ha funzionato a dovere in tutti i comuni coinvolti - ma il vero problema ora è vedere com'è stata costruita una città. Ci può essere stata una sottovalutazione del rischio, ma è una delle tante cause: in questo momento è meno importante rispetto a sapere come erano state fatte le infrastrutture - ha spiegato il magistrato - Olbia va sott'acqua con 10 minuti di pioggia». Solidarietà da tutta Italia: le banche propongono almeno un anno di moratoria sui mutui. Mentre dal sud Sardegna, colpito dal disastro del 2008, aziende e lavoratori offrono ore di lavoro.

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