La Maddalena, 80 famiglie scudi umani contro Abbanoa
di Andrea Nieddu
LA MADDALENA. Ottanta famiglie, tra cui anziani, bambini e ammalati hanno rischiato ieri di restare senz'acqua. Per Abbanoa il condominio di Via Santo Stefano, più noto come Flat House, non avrebbe...
19 luglio 2013
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LA MADDALENA. Ottanta famiglie, tra cui anziani, bambini e ammalati hanno rischiato ieri di restare senz'acqua. Per Abbanoa il condominio di Via Santo Stefano, più noto come Flat House, non avrebbe pagato alcune bollette. Da Cagliari hanno quindi inviato la squadra lavori di Porto Torres per chiudere la condotta che arriva negli appartamenti. Quasi tutti i condomini sono scesi in strada per presidiare i contatori e impedire agli operai di chiudere l’acqua. I condomini hanno manifestato garbatamente il loro dissenso cercando di dissuadere i lavoratori, costretti a chiamare i carabinieri e la polizia locale. I militari arrivati in tempi rapidi hanno verificato e tenuto sotto controllo la situazione.
La più loquace fra i condomini, amareggiata per l'assenza momentanea dell'amministratore del condominio, è l'ottantenne Gigliola Laccu. «Abbiamo chiesto ad Abbanoa che ci inviasse una fatturazione esatta del consumo reale, tenendo conto però del fatto che l'acqua non è potabile.Non è arrivata nessuna risposta se non quello dell'invio dei lavoratori per chiudere la fornitura. Sono 30 anni che vengo a La Maddalena e mai mi sono trovata in queste condizioni. Ho pagato tutto. Perché mi devono chiudere l'acqua che è un bene primario quando sono in regola?». Stesso stato d’animo per Giulio Peruzzi, architetto. Chiede al sindaco «che intervenga per sanare questa situazione che danneggia i condomini, 80 persone di cui quasi tutti hanno pagato le bollette». La chiusura dei contatori è solo rinviata. Stamattina i condomini incontreranno il loro legale per tutelarsi dal possibile distacco dell’acqua.
