La Nuova Sardegna

Olbia

Rivolta in via Bellini: presidiati i contatori di quattro palazzine

di Dario Budroni
Rivolta in via Bellini: presidiati i contatori di quattro palazzine

Blitz di Abbanoa: «Niente acqua al condominio moroso» L’unica soluzione: un rilevatore in ogni unità immobiliare

16 luglio 2013
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OLBIA. Sorvegliano il contatore giorno e notte. Seduti all’ombra del loro condominio, si difendono con decisione da un ennesimo blitz di Abbanoa, che potrebbe farli piombare in un incubo già vissuto. Gli abitanti delle case popolari di via Bellini, da giovedì mattina, hanno formato un picchetto al grido di «non ci faremo staccare l’acqua», impedendo, per ben due volte, al fontaniere di Abbanoa di chiudere il contatore. Una storia comunque davvero lunga, mai risolta e che si ripresenta con estrema puntualità. E che riguarda 20 famiglie per un totale di 100 persone, tra cui anziani e disabili. «La nostra è una protesta pacifica, non vogliamo dare l’esempio a nessuno. Ma non abbiamo alternative – spiega con pazienza Lorella Pinna, abitante del condominio, un po’ la leader della rivolta di via Bellini -. Tempo fa ci è stato comunicato che l’11 luglio ci avrebbero staccato l’acqua. Quindi abbiamo deciso di impedire questo. Ma stamattina (ieri per chi legge) ci siamo incontrati col sindaco Gianni Giovannelli, con Abbanona e con Area. E siamo arrivati a un accordo. Ma ovviamente non è stato firmato ancora nulla, quindi rimarremo qui in attesa che Abbanoa annulli la disposizione. Perché non vogliamo rimanere nuovamente senz’acqua, come ci è più volte capitato». Ma qual è l’origine della battaglia dell’acqua? Le quattro palazzine di via Bellini, costruire nel 2005, ospitano 20 famiglie. Ma hanno tutte un contatore unico. Così, negli anni, una parte degli inquilini ha cominciato a non pagare le bollette, facendo accumulare un primo debito del quale tutti erano diventati titolari, visto che il contatore è uno solo. Gli inquilini che invece avevano sempre pagato le bollette, hanno scoperto il tutto soltanto tempo dopo. E così, per protesta, anche loro hanno smesso di pagare l’acqua. Dunque il debito con il gestore unico è arrivato a sfiorare i 30mila euro. Ed è per questo motivo, quindi, che Abbanoa ha deciso nuovamente di tagliare l’acqua a tutti i condomini. «Un modo per risolvere il problema ci sarebbe. Cioè dotare ogni appartamento di un contatore autonomo. Ma siamo comunque arrivati a un accordo, per ora verbale – continua la signora Lorella Pinna -. Verranno installati 4 diversi contatori, uno per palazzina. In questo modo diventa tutto più semplice. Ma finché non sottoscriveremo l’accordo noi non ci muoveremo da qui». Il ruolo di mediatore è stato ricoperto dal sindaco Gianni Giovannelli che ieri ha convocato residenti, Abbanoa e Area. Ed è riuscito nell’impresa di far raggiungere un accordo. «Lì c’è il problema del contatore unico. E il condominio non ha nemmeno un referente o un responsabile – spiega Gianni Giovannelli -. Con l’installazione di 4 diversi contatori indipendenti è invece più facile intervenire verso chi non vuole pagare. Poi bisognerebbe individuare un referente per ogni palazzina». In attesa di un contratto, gli abitanti di via Bellini rimarranno comunque al loro posto, in difesa del loro contatore.

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