La Nuova Sardegna

Olbia

Museo del sughero, il successo è giovane

di Sebastiano Depperu
Museo del sughero, il successo è giovane

Calangianus, sono i ragazzi dell’associazione “ContiamoCi” a gestirlo e a raccontare processi lavorativi e storia del paese

26 maggio 2013
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TEMPIO. Sei stanze visitabili al piano terra, altre due con il salone multimediale e la sala per conferenze e mostre temporanee al piano superiore e una esterna adibita a punto shop con souvenir di artigianato locale e punto info per i turisti.

Sono i numeri del Museo del Sughero di Calangianus, inaugurato il 30 luglio 2011: da quel momento migliaia di visitatori hanno varcato la soglia della struttura ospitata in alcuni locali dell'ex Convento Settecentesco. Le stanze del piano terra, allestite con le antiche macchine, fanno rivivere e conoscere ogni fase della vecchia lavorazione del sughero. Nelle sale del primo piano, l'esposizione di prodotti di artigianato, le foto e i video che raccontano i processi lavorativi, la storia del paese e del suo territorio. Un tesoro che, da quasi due anni, è custodito e gestito dai ragazzi dell'Associazione Turistico-Culturale "ContiamoCI", sempre di Calangianus.

Un gruppo di giovani attivissimo durante tutto l'anno. Per loro l’idea di aprire il museo sul sughero nel proprio paese ha iniziato a concretizzarsi nell'estate 2010 quando hanno messo in piedi una mostra del sughero all'interno degli scantinati di Palazzo Corda. Gli stessi ragazzi, infatti, con entusiasmo ed impegno hanno contribuito al rinvenimento di reperti e all'allestimento degli ambienti. I volontari tengono aperto il museo, rimanendo a disposizione del visitatore che conoscerà, così, i vari step della lavorazione del sughero, i macchinari utilizzati dagli esperti del settore, i manufatti che si possono realizzare, la cultura del sughero in tutte le sue sfaccettature. Da subito, il paese ha dimostrato attenzione per il progetto. I cittadini, gli enti locali e le associazioni culturali di Calangianus hanno partecipato all’apertura del museo, offrendo collaborazione attiva e sostegno umano.

«I volontari sono stati ben felici di intraprendere questo nuovo percorso legato al territorio e alla cultura di Calangianus. Le aspettative e i progetti da realizzare sono numerosi: crescita del turismo locale, creazione di una rete di associazioni culturali, far conoscere il sughero e la sua lavorazione», dicono i giovani. Inoltre, i ragazzi si rendono disponibili su prenotazione all’accompagnamento di gruppi di turisti al sito archeologico di Pascaredda. Le giornate e gli orari di apertura cambiano in base alla stagione e vengono esposti in una bacheca all'esterno della struttura, ma è sempre possibile visitarlo contattando il numero 346 3693859.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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