La Nuova Sardegna

Olbia

Contro gli incendi non ci saranno Canadair

di Serena Lullia
Contro gli incendi non ci saranno Canadair

La Protezione civile ha detto alla Regione che non potrà garantire gli aerei. Il sindaco di Arzachena lancia la proposta di una piccola flotta fai da te

04 aprile 2013
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ARZACHENA. I Canadair volano via dalla Sardegna. Un timore che il tono rassegnato del presidente Ugo Cappellacci trasforma in certezza. La Regione corre ai ripari, annuncia il potenziamento del sistema antincendio a terra e si dice pronta a guidare la battaglia per far cambiare rotta allo Stato. Ma il suo impegno è una conferma che questa estate i Canadair non ci saranno.

La Gallura non intende legare il futuro della sua terra e della sua gente a una speranza. Ecco perché lavora al varo di una flotta antincendio fai da te. Il sindaco di Arzachena Alberto Ragnedda si sta facendo promotore di questa iniziativa. Con una lettera inviata a tutti i primi cittadini della Gallura lancia la proposta di una task-force dei cieli. L'idea è prendere a noleggio alcuni aerei monomotore per proteggere la Gallura dagli incendi. Naturalmente ogni comune dovrebbe contribuire alla spesa. Un sacrificio enorme in tempi di spending review, ma necessario per difendere la vita dei propri concittadini. Al fianco del sindaco di Arzachena c'è Gianni Mannucci, ex comandante della Protezione civile, una vita segnata dall'impegno in prima linea contro gli incendi e da un tremendo lutto: nel rogo che nel 1989 divorò le campagne di San Pantaleo perse la moglie, che rimase intrappolata tra le fiamme.

Cappellacci non può che confermare le preoccupazioni dei giorni scorsi, quando erano stati lanciati i primi allarmi sul possibile disimpegno dello Stato nella lotta agli incendi nell'isola. «La Protezione civile ha risposto alla nostra richiesta di confermare la dotazione antincendio dello scorso anno, due Canadair a Olbia e uno a Cagliari, dicendoci che a causa della contrazione delle risorse sarà molto difficile – commenta rassegnato il governatore –. Noi, come già lo scorso anno, faremo una battaglia perché non si può fare economia quando ci sono in gioco vite umane. Intendiamo dare battaglia fino alla fine, ma sarà importante unire la voce di tutte le comunità locali perché ci sia un grido unico che possa arrivare nelle stanze romane. Per quanto riguarda la nostra competenza stiamo mettendo a punto la campagna antincendio con l'obiettivo di rafforzare il controllo a terra. Certo, non dico che la nostra azione possa controbilanciare o compensare la smobilitazione del fronte aereo».

La Gallura studia comunque un “Piano B”. La Protezione civile spegne le speranze della Sardegna di vedere i Canadair fare da sentinelle del territorio. Ma la Gallura non se la sente di affrontare una estate di terrore. «Le notizie che sono circolate nelle scorse settimane mi hanno fortemente preoccupato – spiega l’ex comandante della Protezione civile Gianni Mannucci –. Ho parlato con il sindaco di Arzachena e gli ho proposto di organizzare una flotta dei cieli noleggiando, per uno o due mesi, alcuni aerei monomotore, mezzi che costano meno dei Canadair e hanno consumi contenuti. Dobbiamo essere in condizione di fronteggiare gli incendi, che portano lutti e distruggono il territorio».

La scorsa estate i Canadair erano arrivati solo dopo una lunga battaglia che la Regione e i parlamentari dell'isola avevano fatto contro il governo. In un primo momento, in una miope ottica del taglio dei costi, il Governo aveva deciso di portare nell’isola un solo Canadair e aveva scelto di posizionarlo a Cagliari. Una scelta che aveva scatenato la rivolta di tutta l’isola. In testa alla protesta, la Regione e i parlamentari che avevano cercato in ogni modo di far cambiare idea allo Stato. In particolare un blitz dell'allora senatore del Partito democratico, Gian Piero Scanu, andato a chiedere al capo del dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli di ritornare sui suoi passi. Alla fine, da Roma arrivò il dietrofront. In Gallura arrivarono due Canadair, uno con base a Cagliari. Ma già allora ci si rese conto che quella vittoria era stata una specie di miracolo. Ora davanti a un governo che taglia qualsiasi risorsa destinata ai territori, sperare nell'arrivo dei Canadair sembra essere una missione impossibile.

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