La Nuova Sardegna

SANTA TERESA. Una sorta di reality, in cui la parte dei concorrenti l’hanno fatta 20 ricercatori, tra parassitologi, biologi e naturalisti dell'Universita' di Sassari. La loro casa, per due settimane, è stata l’imbarcazione a vela Nonna Clò, trasformata in un laboratorio itinerante che ha percorso circa 400 miglia tra la Sardegna e la Corsica, alla ricerca dei mammiferi che popolano il Mar Tirreno: «La vittoria, in questo caso, è soprattutto essere riusciti a mettere insieme una straordinaria équipe– spiega Andrea Rotta, promotore e coordinatore del progetto- che ha monitorato e acquisito dati scientifici importantissimi sullo stato di salute della popolazione dei cetacei nei nostri mari». Finanziata dalla fondazione Banco di Sardegna, la spedizione scientifica  Sardegna Nord Cetacei, che si svolta dal 27 maggio al 6 giugno, è stata anche un successo di comunicazione, grazie agli 8000 contatti ottenuti dal blog che ha raccontato il viaggio di ricerca in tempo reale. Ma qual è il dato più significativo emerso durante la crociera-studio? «L’avvistamento nel  Canyon di Castelsardo di una cinquantina di esemplari di Delphinus delphis, - spiega Rotta - una specie diffusissima mezzo secolo fa ma che, a causa di inquinamento e sovrapesca, era praticamente scomparsa dai mari sardi«. Tra le giornate più emozionanti anche l’arrivo della spedizione al porto teresino: «Per me è stato un momento molto intenso – sottolinea Andrea Rotta - perché a Santa Teresa ho vissuto per 16 anni ed è lì che, da ragazzino, grazie al compianto Andrea Quiliquini, ho iniziato ad interessarmi al mondo della natura e al mare trovando gli stimoli che mi sono serviti per iniziare gli studi e arrivare fin qui».