La Nuova Sardegna

Nuoro

Migranti e bando Sprar: il caso approda in consiglio 

di Paolo Maurizio Sechi
Migranti e bando Sprar: il caso approda in consiglio 

Macomer. La riunione è stata anticipata a martedì su richiesta dell’opposizione  La minoranza: «Dobbiamo evitare la nascita di centri di accoglienza invasivi»

11 giugno 2017
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MACOMER. Il consiglio comunale previsto per il 20 giugno è stato anticipato a mercoledì 14 alle ore 18, giorno della festa molto sentita dai macomeresi di Sant’Antonio con il rientro in città del simulacro del Santo in processione dall’omonima località montana. L’urgenza di convocazione, chiesta dall’opposizione in consiglio e decisa dopo la conferenza dei capi gruppo, si rende necessaria considerati i tempi stretti per discutere e deliberare l’adesione allo Sprar, il sistema per la protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

Anche l’Unione dei comuni del Marghine ha deliberato l’adesione allo Sprar ad esclusione dei comuni di Lei e Noragugume anche se ora spetta a ciascun consiglio comunale decidere e deliberare in proposito. La questione migranti ultimamente ha provocato in città polemiche e contrasti tra diverse forze politiche ma anche malumori da parte di diversi cittadini come quelli che utilizzano quotidianamente per lavoro il treno dalle due stazioni e di qualche titolare di attività commerciale che opera in prossimità dell’ex Motel Agip, struttura che dovrebbe avere come destinazione quella di centro di accoglienza dei profughi dopo l’acquisto all’asta da parte di una società sassarese del primo blocco dell’edificio. Se la struttura dovesse aprire accoglierebbe oltre cento migranti rispetto ai trenta che con l’adesione allo Sprar la città potrebbe ospitare, ovvero 3 ogni mille abitanti con un tipo di accoglienza diffusa sia nelle famiglie che in altre strutture idonee evitando così l’utilizzo di quelle che per il numero e la concentrazione degli ospitati si rivelerebbero difficilmente gestibili.

La preoccupazione dell’intera minoranza in consiglio comunale sono i tempi stretti di adesione al bando Sprar per evitare che sia troppo tardi in caso di una autorizzazione alla struttura di accoglienza, considerato che sono stati anche ordinati gli arredi per una idonea utilizzazione. «In base alla normativa vigente – affermano i consiglieri di minoranza Ledda, Uda, Castori, Atzori e Pirisi – ed in particolare ad una circolare del Ministero dell’Interno dell’ottobre scorso, con l’adesione allo Sprar si prevedono forme di microaccoglienza diffusa ed automaticamente scatta una clausola di salvaguardia che esclude il Comune dalla presenza di altre strutture di accoglienza invasive e ghettizzanti come quella che si vorrebbe allestire nell’ala dell’ex Motel Agip». La delibera di adesione al bando e quindi l’atto formale della civica assemblea eviterebbe soluzioni imposte dall’alto e soprattutto una tipologia di accoglienza compatibile con la realtà sociale di Macomer. Sempre l’intera minoranza in consiglio comunale ha presentato al Sindaco una mozione da inserire all’ordine del giorno del consiglio di mercoledì concernente le iniziative da intraprendere dall’amministrazione comunale al fine di favorire la riapertura in città della Tenenza della Guardia di Finanza soppressa circa un fa con l’accorpamento, in altra provincia, alla sede di Bosa Marina.

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