La Nuova Sardegna

Nuoro

Aperto e rinviato il processo per gli assalti ai portavalori

Aperto e rinviato il processo per gli assalti ai portavalori

Gli avvocati hanno proclamato l’astensione per lo sciopero delle Camere penali e contro la sede scelta «Aula inadeguata», lettera di protesta al presidente della Corte d’appello. Nuova udienza il 6 giugno

25 maggio 2017
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SASSARI. Il maxi processo alla Banda che avrebbe assaltato furgoni portavolori, caveau di istituto di credito, banche, supermercati e anche spacciato droga si è aperto e chiuso in meno di un paio d’ore. All’udienza inaugurale nell’aula bunker del carcere di Bancali, a Sassari, c’erano tutti gli imputati: Giovanni Olianas, 52 anni, ex vicesindaco di Villagrande, ritenuto dal pm il capo della banda, i due cugini Arzu di Talana: Luca, 43 anni, fratello dell'ex primula rossa Raffaele (condannato all'ergastolo per un assalto a un furgone portavalori in Umbria concluso con la morte di un carabiniere) e Sergio, 35 anni. Angelo Lostia, 43 anni, di Olzai ma residente a Budoni nella frazione di Tanaunella, Pietro Mereu, 44 anni di Nuoro e residente a Mores, Mario Pirari, 49 anni, di Nuoro, Giovanni Pirisi, 45 anni, di Sarule, Fabrizio Manca (35) di Villagrande, Giovanni Salvatore Pirisi (49) di Sarule, Carmelo Soru (45) di Ovodda, Carlo Olianas (43) di Villanova, Gianluigi Olianas (53) di Villanova, Salvatore Deriu (50) di Santu Lussurgiu, Antonello Mesina (25) latitante di Orgosolo, Simone Balloi (34) di Fonni, Michele Cherchi (45) di Benetutti, Pasquale Scanu (40) di Bitti, Francesco Monni (54) di Orune, Rossano Murru (40) di Tertenia, i fratelli Matteo (30) e Manuele Soro(37), Pietro Paolo Lotto (49) di Villagrande e Gavino Pira (47) di Gavoi. E poi per riciclaggio: Marta Rosa Coda (55) di Talana, Silvana Conti (47) di Lanusei, Tania Serra (33) di Loiri Porto San Paolo, Nicolò Pasquale Bellu (49) di Luras e Roberto Serra (53) di Quartu.
Sapevano che l’udienza sarebbe stata molto breve. Infatti, non appena il presidente Ermengarda Ferrarese, in applicazione dal tribunale di Cagliari, e i giudici a latere Giovanni Paolo Piana e Fabio Rivellini, entrambi del tribunale di Lanusei (sede naturale del processo) hanno aperto l’udienza, i legali hanno annunciato la loro astensione in ossequio allo sciopero proclamato dalle Camere penali nazionali. Astensione stata rafforzata dalle polemiche per la decisione della Corte d’appello di Cagliari di trasferire il dibattimento dalla sua sede naturale, il Tribunale di Lanusei, all’aula bunker del carcere di Bancali. Per motivi di sicurezza.
«Un trasferimento innaturale» ha sostenuto l’avvocato Paolo Pilia, del Foro di Lanusei, difensore dei tre fratelli Olianas, che come tutti gli altri imputati , si sono dichiarati a favore dell’astensione, ribadendo la contrarietà al trasferimento. Ma la protesta degli avvocati non resterà solo verbale. Un documento già quest’oggi, sarà depositato nella cancelleria della Corte d’appello di Cagliari all’attenzione del presidente .
E così, la giornata in cui si sarebbero dovuto sollevare le eccezioni preliminari si è trasformata in un momento di rivendicazione dei diritti del territorio ogliastrino. L’avvocato Sebastiano Tronci, che per conto dello studio legale Sciretti di Milano, tutela gli interessi della Mondialpol, una delle società presa di mira dalla banda di rapinatori, costituitasi parte civile, ha condiviso la linea dei difensori: «Abbiamo lamentato l’irrilevanza delle questioni di sicurezza relative al Tribunale di Lanusei e l’assoluta inadeguatezza di quest’aula di Bancali. Se fossero stati presenti tutti i colleghi – ha sottolineato l’avvocato Tronci –, qualcuno sarebbe rimasto in piedi». Lo stesso concetto espresso dagli esperti penalisti Angelo Merlini e Pasquale Ramazzotti e ribadito da tutti gli avvocati che hanno sottolineato i costi di trasferimento di giudici e cancellieri e le difficoltà di utilizzo di materiale informatico. La prossima udienza è in programma il 6 giugno. Dove? Ancora non si sa. (plp e g.f.)
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