La Nuova Sardegna

Nuoro

«Pulizie, taglio ingiustificato»: la Ph Facility replica all’Assl 3

«Pulizie, taglio ingiustificato»: la Ph Facility replica all’Assl 3

L’amministratore unico dell’impresa che eroga il servizio ha risposto alle accuse dell’Azienda «Nessuno ci ha mai convocato per chiedere la modifica o la rimodulazione delle nostre prestazioni»

23 maggio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. La situazione all’interno dell’Assl 3 dopo la sospensione del project financing diventa ogni giorno più incandescente. Nei giorni scorsi, i 172 lavoratori della Ph Facility srl, l’azienda affidataria dei servizi di pulizia, sanificazione e derattizzazione nelle strutture sanitarie senza stipendio e senza futuro hanno deciso di dichiarare lo stato di agitazione. Ieri, è intervenuta l’amministratore unico della Ph Facility, Anna Maria Giuntini che ha replicato alla affermazioni del direttore generale dell’Assl 3 di Nuoro, Andrea Marras, riportate nei giorni scorsi. «Non dice il vero Marras quando parla di rimodulazione dei servizi alla base del risultato che, a lui, permette un taglio del 40 per cento del canone del servizio di pulizia – ha spiegato l’amministratore dell’azienda – perché se questa fosse stata l’intenzione, avrebbe convocato per tempo la controparte per chiedere modifiche alle prestazioni. Ma non può farlo – ha aggiunto Anna Mafria Giuntini – perché i servizi di sanificazione e gli altri che eroga Ph sin dal 2000 (prima ancora del project financing) sono tutti indispensabili. E lui lo sa perfettamente – ha sottolinetao la manager –. Non solo, in questi anni l’Assl di Nuoro non ha mai nemmeno voluto riconoscere le migliaia di metri quadrati nuovi aggiunti al contratto sebbene in passato ci avesse illuso con l’adozione di tavoli tecnici, tutti formalmente eseguiti con i loro dirigenti, in cui avremmo dovuto bilanciare le opposte richieste. Ma purtroppo con quei tavoli solo noi abbiamo fatto chiarezza, senza che l’Azienda sanitaria ci abbia mai concesso di raggiungere una posizione condivisa. Oggi, il nuovo management dell’Assl 3 ha sconfessato qualsiasi rapporto con noi controparte e ha solo tagliato unilateralmente il suo debito pregresso, in spregio alla logica e alle norme, senza controllare la voce di spesa del servizio – ha sottolineato Anna Maria Giuntini –. Una voce economica che invece abbiamo depositato al Tar (tribunale amministrativo regionale) per dimostrarne il grave errore di calcoli. Se non vogliamo parlare di malafede, in quanto il debito che da sola l’Assl si è autorizzata a riconoscere non copre in alcun modo nemmeno il puro costo del personale, figuriamoci le altre importanti spese di cantiere, costi complessivi pagati da sempre interamente dall’azienda esecutrice da sempre. Senza contare – ha concluso l’amministratore unico della Ph Facility – gli innumerevoli interventi straordinari e a chiamata, anche questi mai retribuiti, ai quali abbiamo puntualmente risposto. La sola interruzione di tutti questi servizi arrecherebbe disagi non da poco agli utenti e vorremmo evitarli».

Sulla vicenda sono scesi in campo i sindacati Cgil, Cisl e Uil che hanno lanciato un appello a tutte le forze politiche e sociali del territorio «affinché si metta fine a questa politica dei tagli alla sanità a danno dei cittadini e dei lavoratori».

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative