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Il sindaco Deserra: «Basta con la politica riprendo la mia vita»

di Bernardo Asproni

ORUNE. Ha espletato un solo mandato e non si ricandida. «Il mio è un grido di dolore e di tristezza» ha sostenuto Michele Deserra nel lasciare la carica di sindaco. Ed è un fiume in piena: «Il...

23 maggio 2017
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ORUNE. Ha espletato un solo mandato e non si ricandida. «Il mio è un grido di dolore e di tristezza» ha sostenuto Michele Deserra nel lasciare la carica di sindaco. Ed è un fiume in piena: «Il problema è che in Italia il sindaco è il capro espiatorio. Io chiudo definitivamente, riprendo la mia vita che ritengo importante, pensando alla mia famiglia più che a me stesso. Lascio, sono tranquillo, con la coscienza di aver fatto quello che era nelle mie responsabilità. Ho preso atto delle difficoltà, lottando contro mulini a vento. Non ho molta fiducia nel futuro. La Sardegna è diventata una ciambella, non è più un sandalo. Il buco è la Provincia di Nuoro, dove non c’è più nulla». Deserra sottolinea di non avere nessun rammarico per qualche obiettivo mancato e sottolinea di fare gli auguri «a chi verrà dopo di me, perché ne avrà bisogno». Peraltro tiene a sottolineare le cose più gratificanti che la sua amministrazione ha realizzato: «Sicuramente l’impegno culturale è il fiore all’occhiello. Certe situazioni negative si possono combattere con la cultura, portando avanti progetti, basti pensare all’ultimo “9minuti9” e al grande successo di 5 anni di Cortes apertas, in collaborazione con la Pro loco che era sorta con noi e ha sempre collaborato. E il lavoro, che non è possibile avere vista la situazione di stallo». Peraltro si sente disponibile a dare una mano alla amministrazione che subentrerà rimarcando che «un consiglio non si nega a nessuno. Continuo a restare a Orune che amo profondamente. Lo stress di cinque anni non mi consente, comunque, di andare avanti. Senza bilancio armonizzato, senza patto di stabilità, con i vincoli non si può decidere più nulla». E intanto, rinnega che all’interno del suo gruppo non regnasse l’armonia del passato. «Si è lavorato in armonia – ha sottolineato con forza Deserra – Il sindaco non è un uomo solo al comando. Il fatto è se non hai finanziamenti cosa puoi fare? La politica deve ascoltare il grido di dolore. Con 30 mila euro (soldi del sughero) abbiamo asfaltato le strade del centro.La 389 è stata risanata per il giro d’Italia. Si dovrebbe correre ogni anno per avere risposte subito».

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