Cinquant’anni di Istituto Amaldi
di Paolo Maurizio Sechi
Macomer celebra l’anniversario della fondazione della scuola cittadina
16 maggio 2017
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MACOMER. Nel febbraio del 1967 iniziarono i primi corsi di meccanica e elettromeccanica all’Istituto professionale di stato “Amaldi”di Macomer con una prima classe di 12 studenti inizialmente nei vecchi locali dell’Avviamento. La scuola, che celebra ora i suoi primi 50 anni di attività, unica in provincia e tra le poche nell’isola per la formazione professionale, fu voluta fortemente da Umberto Maulu, allora sindaco di Macomer e docente di tecnologia meccanica e in seguito anche preside dell’istituto. Non fu facile perfezionare le varie fasi ministeriali e anche il completamento del nuovo edificio scolastico soprattutto per gli ostacoli e le resistenze della politica nuorese in quanto anche il capoluogo barbaricino era candidato per l’istituzione della scuola professionale.
Decisivo e importante per la risoluzione dell’intricata vicenda l’incontro a Bosa tra il battagliero Umberto Maulu e Riccardo Misasi, allora ministro della Pubblica istruzione, in visita in Sardegna, che portò al finanziamento per completare l’edificio e dotarlo di arredi e apparecchiature di laboratorio. Così nel 1970 l’istituto professionale di stato per l’industria e l’artigianato si trasferì nei nuovi locali in viale Nenni e grazie all'impegno e la professionalità di Antonello Pitzus, ingegnere e docente di progettazione e disegno meccanico, la scuola si dotò di apparecchiature all'avanguardia per i laboratori di meccanica e elettromeccanica compreso il sofisticato reparto di saldatura divenendo così importante e moderno polo per la formazione professionale nell'isola. Nei primi anni ’70 anche i corsi dell’Ansaldo di Genova tenuti nella scuola per la formazione dei tecnici per le fabbriche di Ottana e la direzione dei nuovi istituti professionali di Ghilarza, Desulo e Tortolì. Questi i nomi dei 12 studenti che nel 1967 frequentarono il primo corso: Sergio e Massimo Bacci, Pierangelo Cabiddu, Mario Cuccuru, Francesco Sannio, Roberto Mastinu, Antonio Fara, Gianni Vinci, Michele Spanu, Mario Pireddu, Stefano Pili e Dechiccu Tonino.
