La Nuova Sardegna

Nuoro

Sindia, l’omaggio al protettore dei campi

di Piero Marongiu
Sindia, l’omaggio al protettore dei campi

Festa nella chiesa parrocchiale in onore di Sant’Isidoro: obriere sarà Mauro Obinu, 25 anni, allevatore

09 maggio 2017
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SINDIA. Sant’Isidoro per la protezione della campagna e di chi da essa trae il sostentamento per se e per la propria famiglia, San Giorgio vincitore sul male rappresentato dal drago per proteggere chi in lui confida, e San Raffaele, uno dei sette arcangeli secondo l’angelologia di matrice giudaica, uno dei tre, insieme a Michele e Gabriele, che compaiono nella Bibbia secondo la devozione cristiana. Tre santi festeggiati con grande devozione dai sindiesi nel fine settimana appena trascorso. Per partecipare ai riti in loro onore, celebrati da don Salvatore Biccai nella splendida chiesa parrocchiale, sono arrivati davvero in tanti. Una devozione che ha radici profonde da queste parti, e che vede una lista di aspiranti a ricoprire l’ambito ruolo di obriere lunga anche oltre dieci. Quest’anno la scelta è ricaduta su Mauro Obinu, 25 anni, che di professione fa l’allevatore. A lui l’onore, e l’onere, di organizzare al meglio la grande festa. Una festa dai contorni molto suggestivi, in alcuni momenti commovente e coinvolgente, come i giri (tre in senso antiorario e tre in senso orario, che riconducono al dogma cristiano della trinità divina) che i cavalieri (una cinquantina quest’anno) elegantissimi e austeri nei loro abiti, percorrono intorno alla chiesa a cui segue una spericolata Ardia a cavallo (una corsa a galoppo sfrenato su un tratto lungo circa 500 metri ricavato nella strada principiale) seguita da migliaia di spettatori assiepati nei due lati del percorso, anche in questo caso nel rispetto rigoroso del numero tre: tre volte al galoppo a salire e tre al passo a scendere. Mauro Obinu, assistito da Sas Iscortas ha impersonato il suo ruolo magnificamente, sciogliendo il voto fatto anni prima tra la commozione generale. «Ho atteso diversi anni che arrivasse il mio turno – racconta Mauro – con gli occhi ancora lucidi per l’emozione. Sono felice che sia andato tutto nel migliore dei modi. Il voto che avevo da sciogliere riguarda il mio intimo, e rimane dentro di me».

Insieme ai tanti cavalieri che hanno partecipato ai riti e all’Ardia c’era anche Simone, 7 anni nipote di Mauro, che montava uno splendido giarino nero, e altri piccoli cavallerizzi tra cui anche una giovanissima amazzone. Tra i tanti momenti della festa particolarmente commoventi, quello in cui Mauro Obinu ha consegnato la sua Bandela al padre seguito da quello in cui le sei Iscortas hanno riconsegnano nelle sue mani Sas bandelas che portavano, anche queste rese da Mauro nelle mani del padre. A conclusione l’obriere ha offerto un rinfresco a base di dolci tipici, accompagnati da un buon bicchiere di vino locale, a tutti gli astanti.

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