La Nuova Sardegna

Nuoro

inchiesta “tutti innocenti”

Il Riesame revoca l’obbligo di dimora per Puligheddu

NUORO. Il tribunale del riesame di Sassari ha annullato la misura cautelare dell’obbligo di dimora per Peppino Puligheddu, 53 anni di Orgosolo, indagato nell’ambito dell’inchiesta dei carabinieri...

25 aprile 2017
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NUORO. Il tribunale del riesame di Sassari ha annullato la misura cautelare dell’obbligo di dimora per Peppino Puligheddu, 53 anni di Orgosolo, indagato nell’ambito dell’inchiesta dei carabinieri sul traffico di armi e droga chiamata “Tutti Innocenti”. Puligheddu, assistito dall’avvocata Beatrice Goddi, è accusato di aver acquistato armi di illecita provenienza. Il tribunale del riesame ha anche disposto gli arresti domiciliari per altri due indagati dell’inchiesta che erano finiti in carcere, Graziano Lutzu di Mamoiada e Emanuele Cianciotto di Fonni. Lutzu è assistito dagli avvocati Lorenzo Soro e Giafranco Mureddu, Cianciotto da Gianni e Gianluca Sannio.

L’inchiesta dei carabinieri, coordinati dalla Dda di Cagliari, lo scorso marzo ha portato all’arresto di 26 persone, tra residenti in Sardegna e nel nord Italia, per un totale di 34 misure cautelari, compresi dunque gli obblighi di dimora. La banda, guidata dall’orgolese Ganni “Caddina” Mereu, residente in Emilia Romagna, programmava fra l’altro di rubare la salma di Enzo Ferrari, dal cimitero di Modena, a scopo di estorsione. Le indagini hanno preso le mosse nel 2007 con il sequestro-lampo a scopo di rapina dei coniugi Giampaolo Cosseddu e Pietrina Secce. Da quell'indagine è nato un procedimento autonomo sulla droga da cui sono emersi due filoni di indagini collegati tra loro: da un lato quello riguardante le attività illecite di Graziano Mesina, dall'altro i traffici legati alla droga e armi riconducibili a Gianni Mereu.

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