La Nuova Sardegna

Nuoro

L’assessore Dessena: l’Agroalimentare resta a Macomer

di Paolo Maurizio Sechi

La Regione assicura l’impegno a favore della formazione Its L’87% dei diplomati nel primo biennio ha già un impiego

23 aprile 2017
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MACOMER. Si è tenuta ieri nel padiglione Filigosa la cerimonia di consegna dei diplomi di Tecnico Superiore di Efficienza energetica ai 17 studenti che hanno superato le prove finali del percorso formativo 2013/2015 all’ITS di Macomer che si aggiungono ai 21 diplomati del precedente corso. Gli Istituti Tecnici Superiori vengono definiti “Terziario post-secondario”, un sistema di formazione non universitario che si colloca tra il diploma degli istituti superiori e i corsi accademici. A fare gli onori di casa alla cerimonia il Presidente della Fondazione ITS Raffaele Franzese, anima dell'istituto e della Fondazione ITS Sardegna, promotore di scambi internazionali in diversi paesi europei e in Cina, Russia, Australia e Argentina come Presidente nazionale della rete Fri.Sar.Li Word. Sono intervenuti alla cerimonia il sindaco di Macomer Antonio Succu, l'assessore regionale alla Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena, i consiglieri regionali Gianfranco Congiu, Daniela Forma e Augusto Cherchi e come soci fondatori della Fondazione ITS il presidente di Confindustria di Nuoro Roberto Bornioli e il direttore dello Ial-Cisl Antonio Demontis oltre i rappresentanti delle aziende dove gli studenti hanno svolto gli stage.

Hanno partecipato anche gli studenti e i docenti delle classi terminali degli istituti superiori del territorio. Importante e decisamente confortante il tasso di occupabilità dei diplomati, come risulta dai dati nazionali di monitoraggio e valutazione dei percorsi ITS, che è pari all'87% dei diplomati nei due bienni grazie alla formazione di tecnici in grado di inserirsi nei settori strategici del sistema economico-produttivo attraverso lo sviluppo di metodi per l'innovazione e il trasferimento tecnologico alle imprese. All'ITS di Macomer, primo ad essere stato istituito in Sardegna, si sono aggiunti poi quelli di Cagliari per la mobilità sostenibile e Sassari per l'agroalimentare.

Proprio l'istituzione di quest'ultimo ha creato diverse polemiche in quanto a Macomer esiste anche il corso per la formazione di tecnici del marketing agroalimentare che una delibera della giunta regionale dell'ottobre scorso, su proposta dell'allora assessore Firinu, ha revocato dopo averlo autorizzato nel 2014 e che ha portato il consigliere regionale Congiu ad intraprendere una decisa lotta politica per la salvaguardia del corso. Piuttosto contrariato nel suo intervento il sindaco Succu: «Per il Ministero non esistono i presupposti per mantenere il corso dell'agroalimentare a Macomer, siamo stanchi e arrabbiati perchè non possono decidere le sorti della formazione dei nostri ragazzi senza peraltro considerare le eccellenze e la vocazione del territorio». Confortante l'intervento dell'assessore Giuseppe Dessena che ha prospettato l'utilizzo anche di risorse dal Fondo Sociale Europeo da destinare ai tre ITS isolani: «Il Ministero dice che ogni ITS deve avere il proprio ambito anche se è nostro intendimento, assumendoci le nostre responsabilità con una delibera di Giunta, garantire la prosecuzione degli studi nel corso agroalimentare di Macomer mentre sono in progetto diverse soluzioni come delle forme di alleanza e collaborazione tra i 3 ITS sardi considerando le specificità dei ogni territorio».

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