La Nuova Sardegna

Nuoro

l’inaugurazione

Da oggi in mostra “I maschi di Lodine”

LODINE. Sarà inaugurata questo pomeriggio la mostra di 10 grandi stampe in bianco e nero che è possibile visitare a Lodine lungo le vie del centro storico e che durerà fino al 30 settembre. 10 foto...

22 aprile 2017
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LODINE. Sarà inaugurata questo pomeriggio la mostra di 10 grandi stampe in bianco e nero che è possibile visitare a Lodine lungo le vie del centro storico e che durerà fino al 30 settembre. 10 foto che portano la firma di Salvatore Ligios e indirettamente, quella di altri numerosi artisti sardi. “I maschi di Lodine”, sarà presentata alle 16 nel Centro Polivalente. L’evento vedrà gli interventi del sindaco Antonio Congiu e della storica dell’arte contemporanea Sonia Borsato oltre che dell’autore. «Le fotografie sono un estratto di due progetti nati nel 2001 – spiegano gli organizzatori – confluiti rispettivamente nel calendario “I maschi di Lodine. Calendario 2002” e nella pubblicazione “Circolo Marras. Dodici storie per i maschi di Lodine”». Curati entrambi da Salvatore Ligios, nel primo la campagna fotografica ha coinvolto diverse figure di artisti, architetti, stilisti: Maria Lai, Antonio Marras, Aldo Contini, Greta Frau, Leonardo Boscani, Josephine Sassu, Giovanni Congiu, Pietro Siotto, Rosanna Rossi, Antonello Cuccu, Paolo Modolo, oltre allo stesso Ligios. Nella seconda, i modelli sono stati vestiti da Antonio Marras, fotografati Salvatore Ligios e raccontati da Flavio Soriga. Gli scatti furono realizzati nei mesi di agosto e settembre del 2001 e la popolazione di Lodine seguì l’iniziativa con grande partecipazione. «In questo clima è nato il progetto fotografico “I maschi di Lodine” – spiegano ancora – uomini (rigorosamente maschi) di un piccolo paese di 400 anime, posto nelle montagne tra Gavoi, Fonni e Mamoiada, nel cuore delle zone interne della Sardegna. Perché Lodine e perché maschi? Perché erano due elementi simbolo del dibattito, sempre attuale, sul valore del periferico, del piccolo, in rapporto alla complessità della società contemporanea. Luoghi comuni che non muoiono mai e sui quali era interessante lavorare e riflettere. Ieri come oggi. Con la fotografia e con l’arte». Ad organizzare è il Comune, la Consulta dei giovani e la Soter Editrice. (m.c.)

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