La Nuova Sardegna

Nuoro

Contini: «Prima vertenza? L’area di Ottana»

La segretaria territoriale della Femca indica gli impegni immediati per la tutela del lavoro

22 aprile 2017
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MACOMER. L’impegno più immediato è legato alla vertenza per l’area di Ottana, ma con un occhio al tessile, settore nel quale la chiusura delle fabbriche ha prodotto centinaia di disoccupati. Per Katy Contini, che il congresso tenuto nei giorni scorsi a Cagliari ha confermato alla guida della segreteria territoriale della Femca, il sindacato di categoria della Cisl al quale aderiscono i lavoratori delle industrie tessili, chimiche ed elettriche, si tratta di dare continuità all’impegno iniziato negli anni scorsi, ma con un onere in più. Guiderà infatti la segreteria territoriale unica di Nuoro e Oristano, mentre in passato la competenze era limitata alla provincia di Nuoro. Continuerà a far parte anche della segreteria regionale, ma non è la segretaria della Femca Cisl Sardegna, come erroneamente riportato nel titolo dell’articolo pubblicato ieri nel quale si dava notizia del congresso, incarico nel quale è stato riconfermato segretario generale Marco Nappi.

L’impegno è notevole, ma Katy Contini non si scoraggia. «Si tratta di riprendere il discorso già avviato nel territorio dalla Baronia al Marghine, al quale si aggiunge quello della provincia di Oristano – dice la sindacalista –. La Femca si occupa solo di industrie nei settori energia, chimica e tessile. Fra queste rientrano le aziende del servizio idrico come Abbanoa e quelle del gas. Il tutto a livello territoriale, non regionale, del quale si occupa Marco Nappi e non io».

Nel territorio sono aperte diverse vertenze che attendono risposta. «La prima – dice Katy Contini – è quella dell’area di Ottana con Ottana Polimeri e Ottana Energia, dove a fine estate scadranno gli ammortizzatori sociali. Abbiamo chiesto alla Regione un impegno a spianare la strada a nuove imprenditorialità per far rientrare i lavoratori nelle aziende».

Poi c’è il tessile, una partita che dura da dieci anni. «Per i tessili c’è in ballo la mobilità in deroga, problema che stiamo cercando di risolvere – dice la sindacalista –. Il loro futuro non sarà nel tessile. A Tossilo il rilancio produttivo è legato all’agroalimentare e alla logistica. Speriamo che si trovi spazio anche per chi lavorava alla Legler e alla Queen. Serve poi un allargamento della cantieristica dove non ci sono i cantieri verdi, una sorta di ammortizzatori non di tipo passivo, ma mettendo i lavoratori a servizio della comunità e dando loro respiro economico». Il titolo sbagliato può essere un augurio per il futuro? «Direi di no – conclude Katy Contini –. Marco Nappi è stato sempre presente in tutte le vertenze anche nel centro Sardegna. Ha merito e va bene lui». (t.g.t.)

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