La Nuova Sardegna

Nuoro

Passa il Giro d’Italia ma non c’è un euro

Passa il Giro d’Italia ma non c’è un euro

I commercianti: «Non è stata neppure illuminata piazza Satta, il Comune non sfrutta l’impatto mediatico dell’iniziativa»

19 aprile 2017
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NUORO. A 15 giorni dalla partenza del centesimo Giro d’Italia – il via da Alghero il 5 maggio – il comune di Nuoro non ha ancora programmato nessuna iniziativa per accogliere la carovana di ciclisti che attraverserà la città il 6 maggio, durante la seconda tappa di 208 chilometri da Olbia a Tortolì. I ciclisti dovranno affrontare tre lunghe salite: la prima per Bitti e Orune, la seconda – la più dura – verso il centro di Nuoro e la terza fino al passo di Genna Silana. Dopo la difficile salita di Marreri, la carovana arriverà alla Chiesa della Solitudine, attraverserà via Ballero, piazza Italia, via Dante Alighieri e via Manzoni fino ad arrivare a piazza Vittorio Emanuele. Da lì, dopo aver attraversato via monsignor Bua, proseguirà per la statale 129.

Una vera e propria vetrina per la città, un ottimo canale promozionale per tutta la Barbagia con le riprese televisive – a cominciare da quelle dell’elicottero che spaziano sulle bellezze del territorio – trasmesse in 196 paesi e con 200 testate giornalistiche al seguito. Anche perché quest’anno il Giro d’Italia farà storia. Ha già fatto rumore il forfait di Fabio Aru, costretto a rinunciare alla corsa dopo una caduta. Ma non mancheranno altri protagonisti del ciclismo, a partire da Vincenzo Nibali, il vincitore del Giro 2016. Sarà anche per questo che tutte le altre località toccate dal Giro (da Alghero a Sassari, da Olbia a Cagliari) da più di un mese sono già vestite di rosa, in un tripudio di biciclette e fiori a dominare strade, piazze, lungomare e monumenti, a differenza di Nuoro dove non c’è neanche un tocco di rosa.

«Qualche iniziativa per promuovere la città ci sarà – assicura l’assessore al Turismo Marcello Seddone – ma ancora non c’è nulla di certo. Stiamo pensando di coinvolgere gli studenti del Liceo artistico. Di sicuro l’organizzazione sarà a costo zero: il Comune non ha un euro da investire nel Giro d’Italia».

Purtroppo, è questa l’amara verità: il comune di Nuoro sta affrontando una difficilissima situazione finanziaria. I suoi conti sono in rosso e si è indebitato fino al 2037.

«L’unica cosa che possiamo fare è toglierci noi come assessori qualche soldo di tasca, di più come amministrazione non possiamo fare». Peccato, perché per una provincia che sta cercando in tutti i modi di promuovere il turismo, anche quello sulle due ruote, è un’occasione da non perdere. «È incredibile che a quindici giorni dal Giro il Comune non abbia ancora un progetto per il Giro d’Italia che ritorna in Sardegna dopo dieci anni – dice Salvatore Piredda, presidente del Centro commerciale naturale di corso Garibaldi – Eppure noi un progetto lo abbiamo presentato all’amministrazione.

Il mese scorso il consigliere comunale Michele Siotto mi ha invitato alla riunione della commissione Attività produttive proprio per discutere del progetto del Centro commerciale naturale che, si badi bene, non prevede alcun impegno finanziario da parte del Comune. Poi non se n’è fatto più nulla. È incredibile, anche perché sul piatto abbiamo messo diversi sponsor privati pronti a finanziare le iniziative. Quello di cui avevamo bisogno era solo la collaborazione dell’amministrazione e invece non c’è stata neanche quella».

Il progetto presentato dal Centro commerciale naturale prevedeva una serie di attività promozionali. «Innanzitutto avevamo proposto di illuminare piazza Satta di rosa per 60 notti, come la Torre di Sulis di Alghero, la chiesa di San Simplicio a Olbia e il palazzo civico di Cagliari. Invece, nulla. Il Comune non si è neanche preoccupato di chiedere l’autorizzazione alla Sovrintendenza. In calendario c’era anche una “Notte Rosa” da celebrarsi il 5 maggio, una notte di shopping, cultura e sport che avrebbe coinvolto tutte le attività commerciali della città».

«Nonostante tutto – conclude Salvatore Piredda – mi auguro che la maggioranza si incontri al più presto e deliberi a favore della nostra iniziativa. A questo punto sarà difficile illuminare di rosa la splendida piazza dedicata a Sebastiano Satta, però si potrebbe almeno organizzare la “Notte rosa”. Sarebbe un vero peccato non sfruttare l’impatto mediatico del Giro d’Italia». (g.z.)

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