La Nuova Sardegna

PERDASDEFOGU. Un carabiniere della stazione del paese intorno alle 19 di mercoledì è riuscito a salvare – dopo avere cercato di farlo ragionare e bloccandolo all’improvviso in attesa che arrivassero i rinforzi – un operaio trentenne del posto che, dopo avere lasciato un biglietto alla convivente nel quale lasciava presagire la tragica fine, e aver postato un messaggio dello stesso tenore su Facebook, stava per lanciarsi nel vuoto da un ponte alto circa 30 metri, che si trova lungo la strada in direzione di Tertenia.

Così come ha spiegato il capitano Giuseppe Merola, comandante della compagnia dell’Arma di Jerzu «l’intuizione del carabiniere di stanza a Perdasdegogu, che si è ricordato come in passato come diverse persone del paese e della zona si fossero suicidate gettandosi dal ponte lungo la strada del Poligono, ha salvato la vita al 30enne, che da tempo con problemi di depresso». Il mancato suicida intorno alle 18 di mercoledì ha lasciato alcuni bigliettini alla convivente, annunciando l’intenzione di volersi togliere la vita. Subito dopo ha lasciato lo stesso messaggio sulla sua pagina social.

Quando la compagna è tornata a casa e ha letto i bigliettini, ha subito dato l’allarme a parenti e amici, correndo nella vicina caserma dei carabinieri.

A quell’ora però, c’era un solo militare, che dopo avere ascoltato il drammatico racconto della donna, ha chiesto l’immediato intervento dei suoi colleghi del posto e di quelli della Ccompagnia di Jerzu. Senza attendere oltre, ricordatosi del “ponte dei suicidi” lungo la strada militare che porta verso il centro abitato di Tertenia e prosegue per la Statale 125 fino a Cagliari, ha raggiunto la zona. Ha visto il giovane già in piedi sul muro che salutava alcuni familiari al telefonino. Si è avvicinato e parlandogli ha cercato di convincerlo a desistere dall’insano proposito. Lo ha poi bloccato fino all’arrivo dei rinforzi. L’operaio ha accettato il ricovero in ospedale a Nuoro. (l.cu.)