La Nuova Sardegna

Nuoro

la bocciatura del salvataggio del comune

Crisponi e Pittalis contro la giunta regionale

di Francesco Pirisi
Crisponi e Pittalis contro la giunta regionale

«Ma anche il sindaco ha sbagliato strategia, il sostegno andava solo alla città capoluogo»

02 aprile 2017
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NUORO. Come reduci da una guerra persa, ieri il consigliere regionali dei Riformatori Luigi Crisponi e di Forza Italia, Pietro Pittalis, hanno fatto vibrare la voce di accusa contro il governo della Regione, durante una conferenza stampa. Oggetto della questione la legge di stabilità (o finanziaria) appena licenziata dall'assemblea sarda, della quale è stata denunciata dal centro-destra la scarsissima attenzione per i mali del Nuorese. Il punto più alto dello sconforto, ricordato da Crisponi, «la bocciatura dell'emendamento con il quale si chiedeva un intervento straordinario di 15 milioni per colmare almeno una parte dei debiti del comune di Nuoro». Proponenti proprio Crisponi e Pittalis, oltre al consigliere sardista di Dorgali, Angelo Carta. Operazione che si è scontrata con il voto negativo della maggioranza di centro-sinistra.

Ma non basta. Prima del "no" consiliare, a declinare l'offerta del soccorso rosso è stato lo stesso sindaco Andrea Soddu, preoccupato che l'intervento potesse essere visto come un atto di parzialità tra gli stessi municipi della provincia, alcuni con problemi di uguale natura. Crisponi ieri ha parlato «di un errore di strategia da parte del primo cittadino nuorese. Il sostegno finanziario andava al comune capoluogo, per salvarlo dalle conseguenze della situazione debitoria, con creditori pronti a fare valere i loro diritti riconosciuti dal giudice. I vantaggi sarebbero stati però anche per il territorio, del quale Nuoro dovrebbe essere un riferimento».

Un disappunto ai limiti del fastidio, quello palesato dai rappresentanti dell'opposizione alla Regione, tanto da far dire Pietro Pittalis: «Soddu da ora in poi farebbe bene a non chiederci ulteriori interventi, considerato l'atteggiamento tenuto in questa circostanza. Era stato proprio lui a sollecitare un'azione per ottenere lo stanziamento straordinario». Il capoluogo e i soldi mancati, per ripianare una parte dei 50 milioni di debiti, non esauriscono il fastidio di una legge di stabilità il cui difetto più grave sarebbe lo strabismo: «Guarda ai due poli principali, Cagliari e Sassari, che continuano a rafforzarsi, mentre le aree interne si spopolano», dichiara Pietro Pittalis.

Tra gli atti mancati all'appello, oltre ai 15 milioni per Nuoro, Crisponi e Pittalis citano l'assenza di risorse per il Man, l'Ailun, la biblioteca "Satta" e il taglio di fondi per le università decentrate. L'altro fronte che lascia perplessi è quello economico: «Mancano gli incentivi alle imprese per rivitalizzare le aziende in difficoltà». Il progetto di rilancio per il Nuorese, non convince a sua volta, nonostante appena quattro giorni fa l'assessore degli Affari generali, Filippo Spanu, a Nuoro abbia messo nero su bianco sulla tempistica per il sostegno alle azioni imprenditoriali, con il primo trasferimento dei fondi annunciato per il 2017. Il forzista Pittalis lo definisce «uno dei tanti patti patacca, considerato che dopo due anni e mezzo si è ancora nella fase dell'istruttoria dei progetti». I due oppositori di governatore e giunta in ogni caso garantiscono il controllo delle scadenze. Hanno pronte due proposte di legge per dare linfa al tessuto produttivo. Qualcosa in più di un'iniziativa istituzionale, a sentire il coordinatore provinciale dei Riformatori, Roberto Lai: «È la politica che recupera la centralità nell'azione di impulso sociale ed economica».

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