La Nuova Sardegna

Nuoro

Sindia, 45 studenti a lezione di legalità dai carabinieri

SINDIA. Prevenire per non dover curare dopo è il principio che ha ispirato l’iniziativa dei carabinieri della stazione di Sindia che lunedì hanno parlato di legalità ai giovanissimi che frequentano...

22 marzo 2017
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SINDIA. Prevenire per non dover curare dopo è il principio che ha ispirato l’iniziativa dei carabinieri della stazione di Sindia che lunedì hanno parlato di legalità ai giovanissimi che frequentano la scuola media del paese. Prevenire educando alla legalità per evitare che, crescendo, assumano atteggiamenti e comportamenti aggressivi e da bulli sui quali affondano poi le radici altri comportamenti illegali. Lunedì, presso le scuole medie il luogotenente Sergio Fortunati, comandante della locale stazione carabinieri, ha tenuto una conferenza sulla legalità a 45 alunni della scuola. Il comandante della stazione ha affrontato i temi del cyber bullismo, della droga e ha parlato delle insidie nascoste nella navigazione internet. Molto partecipato il dibattito con gli allievi che hanno rivolto al luogotenente Fortunati tantissime domande sui temi trattati e su quelli, molto più attuali, degli episodi di criminalità che negli ultimi mesi hanno tenuto in ostaggio il paese e per i quali è stato denunciato un giovane che si trova ora in carcere per altri reati commessi in precedenza.

L’iniziativa dei carabinieri della stazione di Sindia si colloca nell’ambito del contributo alla formazione della cultura della legalità che l’Arma dei carabinieri persegue da tempo sul territorio nazionale. L’iniziativa è coordinata e sostenuta dalla Compagnia di Macomer. Il reparto è impegnato già da alcuni anni nell’attività di avvicinamento dei giovani ai quali sono rivolte iniziative di vario tipo per spiegare quali sono i comportamenti illegali e quelli al limite che il più delle volte fanno un po’ da base e un po’ da sfondo agli atti illeciti.

Partire da Sindia per la Compagnia carabinieri di Macomer, comandata dal capitano Giuseppe Pischedda, ha un significato particolare. È qui infatti che i militari della locale stazione hanno dovuto affrontare la sfida alla legalità che un giovane del paese ha voluto lanciare nel gennaio scorso. I militari della locale stazione hanno risposto in modo energico denunciandolo in un mese ben 27 volte per altrettanti atti illegali e “marcandolo stretto” al punto di impedire ogni velleità di commettere reati. Per un paio di mesi Sindia ha vissuto in una situazione da coprifuoco per paura dei comportamenti violenti e dei danneggiamenti per i quali il giovane è stato poi denunciato. Quella serie impressionante di azioni criminose è culminata con l’incendio dell’altare ligneo della chiesa di San Demetrio situata alla periferia del paese. L’episodio aveva suscitato una forte impressione a Sindia, dove l’allarme era già alto per la serie impressionate di furti e incendi messi in atto negli ultimi mesi. (t.g.t.)

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