A processo per rapina, assolti dopo 17 anni
Ottana, Francesco Mulas e Antonio Angelo Siotto erano accusati di aver rapinato la banca di Anela
OTTANA. Assolti per non aver commesso il fatto. Si è chiusa dopo 17 anni la vicenda giudiziaria di due uomini di Ottana, Francesco Mulas e Antonio Angelo Siotto accusati di essere gli autori della rapina al Banco di Sardegna di Anela avvenuta nel marzo 2000.
Un terzo, Franco Maritato, è uscito per avvenuta prescrizione nel dicembre scorso, mentre Domenico Lai accusato nello stesso procedimento ma solo perchè accusato di aver ceduto dei candelotti di gelatina, è stato assolto perchè il fatto non sussiste.
Difesi dagli avvocati Lorenzo Soro e Pasquale Ramazzotti, Mulas e Siotto hanno potuto tirare un sospiro di sollievo vedendosi riconosciuta la propria estraneità dai fatti.
Secondo l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Giorgio Bocciarelli, Mulas e Siotto avevano partecipato all’assalto armato all’istituto di credito del piccolo centro del Goceano, portando via un bottino di poco più di 15mila euro.
I quattro furono arrestati dai carabinieri, poco dopo il colpo, nell’ambito dell’operazione battezzata “Nuove leve”. Indagini complicate avviate dai militari della Compagnia di Bono che avevano consentito di individuare i componenti di una banda, dedica secondo gli in vestigatori a rapine, al traffico d’armi, al furto di auto e ad altri reati.
Un gruppo di giovani che nel tempo avevano messo a segno diversi episodi criminali. In particolare, tra le persone arrestate o denunciate in quell’occasione gli inquirenti ritenevano di aver individuato anche gli autori degli attentati agli amministratori di Ottana.
Ma ora, dopo 17 lunghi anni, anche per Francesco Mulas e Antonio Angelo Siotto il giudice Cannas si è espresso con formula assolutoria.