La Nuova Sardegna

Nuoro

Escursione notturna con l’Ute di Gavoi

di Giovanni Maria Sedda
Escursione notturna con l’Ute di Gavoi

L’arrivo della primavera si festeggia con una lezione all’aperto sotto un cielo di stelle

19 marzo 2017
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GAVOI. “.....Ed uscimmo a riveder le stelle”. Con questo verso augurale di Dante Alighieri l’Università Libera de sos Ansianos di Gavoi quest’anno intende salutare l’arrivo della primavera, il giorno dell’equinozio, che ricorre martedì 21 marzo.

Sarà un’escursione notturna con partenza da Su Ponte de sa Hodina, in via Roma, alle 19,30 per una singolare passeggiata sotto il cielo stellato dinanzi allo spettacolare scenario del lago di Gusana, in località Oddìrolo, proprio dove si trova l’albergo Ristorante Gusana dei Fratelli Ladu, per poter ammirare e scrutare il cielo stellato, sotto la guida di Tonino Bussu, esperto di astronomia e socio dell’Ute.

Il luogo dove si effettuerà l’escursione si trova in piena campagna, lontano dal centro abitato e quindi dall’inquinamento luminoso.

«Appena arrivati – preannuncia il Bussu – verremo subito attratti dalle costellazioni più note come le Pleiadi, su Gurdone per i sardi, e il Toro, su Trubadore de su Gurdone, con la brillante stella Aldebaran; ed ecco i Gemelli della mitologia greca Castore e Polluce e poi Perseo, Corru’e Chervu. Ma poi ci imbatteremo nel grande cacciatore celeste Orione, sos Bacheddos o Istentales per i sardi, e nella sua magica e splendente cintura; ed ecco il Cane Maggiore, con Sirio, la stella più luminosa di tutto il nostro cielo, e Cane Minore, con Procione. E ancora Auriga con la luminosa Capella che, secondo la mitologia greca, ha allattato Giove, re degli dei, quand’era in fasce. Ed ecco ancora la costellazione del Leone con Regolo e forse riusciremo a individuare anche Vergine con Spica».

«Poi ad oriente – prosegue nella sua spiegazione il Bussu – sorge il pianeta Giove appena apparso all'orizzonte e che potremo ammirare perché la notte sarà al buio totale, senza la luna, e lo indicheremo con un puntatore laser, come del resto anche le costellazioni e le stelle più brillanti. E sorgerà in questo periodo a oriente anche la bella costellazione di Bootes o Bovaro con la brillantissima Arturo, senza dimenticare le nostre sempre presenti costellazioni circumpolari, che potremo ammirare in tutte le stagioni dell’anno l’Orsa Maggiore e Minore, che i sardi chiamano Sos Sette Frades, stella Polare compresa».

«Insomma la sera dell’equinozio di primavera – conclude l’esperto di astronomia – sarà una passeggiata festosa sotto le stelle tra miti greci intrecciati con contos e leggende sarde che rievocano la lettura del cielo stellato secondo le credenze dei nostri antichi progenitori lungo anche quella che per altri è la Via Lattea e che per noi sardi è invece sa Via ’e Sa Paza».

Sarà, dunque, un’escursione soprattutto culturale per quanti vorranno parteciparvi accogliendo l’invito dell’Universidade Libera de sos Ansianos di Gavoi.

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