La Nuova Sardegna

Nuoro

Estrazione del sughero, quest’anno non è vietata

di Michela Columbu

Oniferi, il direttore generale del Corpo forestale smentisce la notizia del blocco Gavino Diana: «L’ordinanza era relativa alla campagna del 2016»

18 marzo 2017
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ONIFERI. «L’ordinanza di divieto di estrazione del sughero del giugno 2016, così come riportato nell’oggetto del documento, è limitata al solo anno 2016. Questo significa che per quest’anno non c’è alcuna ordinanza che vieti l’operazione». A parlare è Gavino Diana, direttore generale del corpo forestale e di vigilanza ambientale, smentendo quindi la notizia che per i comuni di Oniferi, Orani e Orotelli non si poteva procedere per la stagione entrante all’estrazione del sughero.

Notizia che si basava sul comunicato stampa di due giorni fa dell’assessorato all’Ambiente guidato da Donatella Spano, dove la situazione dei tre comuni barbaricini veniva affrontata solamente sul fronte disinfestazione. «Quest’anno il totale degli ettari da trattare contro i lepidotteri – si legge nel comunicato – è pari a 23.400 ettari, rispetto ai 9mila dello scorso anno, con una disponibilità finanziaria di 1 milione e 400mila euro. Si sta lavorando per stanziare ulteriori risorse in modo da includere anche Oniferi, Orotelli e Orani e altre aree colpite, caratterizzate principalmente da pascolo arborato con bassa intensità di piante, tra le zone da trattare nella lotta al lepidottero».

Ma in realtà non è detto che le sugherete di Oniferi, Orani e Orotelli debbano essere trattate, perchè in sostanza non si conosce ancora lo stato di infestazione da Lymantria Dispar e Malacosoma neustria. A spiegare in termini tecnici come si procede è lo stesso comandante Diana. «Non è stata fatta ancora una valutazione sulla estensione della infestazione, ma ci siamo limitati per ora solo a osservare il livello delle ovature. Le infestazioni sono cicliche, hanno un picco e diminuiscono. Inoltre sono sottoposte a numerosi fattori. Può succedere infatti che i lepidotteri si spostino verso altri territori. Ecco, dall’analisi delle ovature noi possiamo fare solo delle ipotesi su come impostare la futura disinfestazione, per la quale non possiamo procedere prima di avere dati certi. Operazione questa che ha inoltre un costo economico, ma soprattutto ambientale da non sottovalutare».

Il compito del Corpo Forestale è in sostanza quello di tutelare la salute delle piante, per le quali l’estrazione della corteccia genera un certo stress. «Infatti, sono in fase di valutazione anche i danni causati dalla neve. Molte sugherete sono state completamente sfrondate, e hanno subito un danno non indifferente». Ma ci sono anche altri fattori che possono portare a un divieto di estrazione. «Se durante il periodo estrattivo ci sono temperature troppo alte la corteccia non si stacca – spiega ancora il comandante –. Anche in quel caso allora è necessario lo stop».

Da parte dell’Assessorato intanto, il 16 febbraio scorso sono state fissate le date in cui nel territorio regionale si potrà procedere all’estrazione: dal 15 maggio al 31 agosto. Quindi il comune di Oniferi, così come tutti gli altri centri interessati, di fatto possono procedere a fare richiesta per l’estrazione del sughero agli uffici competenti, e saranno loro, una volta effettuati i sopralluoghi che valuteranno se rilasciare l’autorizzazione o no. Tutto molto lineare dal punto di vista tecnico agli occhi di chi legge. Resta la perplessità per la mancata comunicazione, poco più di un mese fa, tra gli uffici cagliaritani e i Comuni che, con la necessità di programmare l’attività amministrativa per il nuovo anno, e con le scadenze dovute all’approvazione dei bilanci programmatici, avevano chiesto lumi sulla situazione dei loro boschi attraverso una richiesta ben precisa, veicolata attraverso una lettera formale e per la quale si attendeva risposta.

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