La Nuova Sardegna

Nuoro

Sughero, il divieto del taglio penalizza i bilanci comunali

di Michela Columbu
Sughero, il divieto del taglio penalizza i bilanci comunali

I sindaci di Oniferi, Orotelli e Orani sollecitano l’intervento della Regione Lo stop era stato causato dalla devastazione provocata dalla processionaria

07 marzo 2017
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ONIFERI. Con una nota congiunta, i primi cittadini di Oniferi, Orani e Orotelli hanno chiesto un intervento immediato all’assessorato regionale all’Ambiente perché la situazione di stallo, dovuta all’ordinanza di divieto di estrazione del sughero conosca una fine.

L’anno scorso, l’invasione della processionaria (Lymantria dispar è il nome scientifico) causò dei seri danni alle sugherete, per questo il primo giugno 2016 l’allora direttrice del Corpo forestale e di vigilanza ambientale di Nuoro, Anna Maria Pirisi, aveva ordinato alle stazioni forestali locali di notificare la misura restrittiva che prevedeva l’immediata interruzione dei lavori di estrazione. Furono 36 i paesi interessati dallo stop, in mancanza del quale, le sugherete avrebbero subito uno stress tale da far temere per la loro vita.

Provvedimento che in molte comunità è stato accettato con la consapevolezza del grave danno economico che ciò avrebbe comportato: molti municipi, dall’estrazione del sughero nelle terre comunali hanno un’integrazione spesso anche corposa ai limitati bilanci comunali, ma non solo, molte imprese private che operano nel settore hanno dovuto rallentare le loro attività.

Quest’anno l’ordinanza di divieto ancora non è stata revocata. «Per questo, non sapendo quali sono le prospettive che ci attendono, è necessario che la Regione ci dica come intende procedere per ovviare al problema – spiega Stefania Piras, prima cittadina di Oniferi –. La raccolta si fa tra maggio e giugno, in base alle condizioni climatiche. Ma da ora, e siamo già in forte ritardo, è necessario avviare le procedure per predisporre l’affidamento dell’appalto. Senza la certezza che si possa estrarre, come amministrazione non possiamo fare nulla, e rischiamo di dover aspettare ancora un altro anno».

Oniferi, come Orotelli, ma anche Orani, dispone di una vasta estensione di terre pubbliche dove viene fatta l’estrazione del sughero. Ogni dieci anni i Comuni procedono all’affidamento dei lavori dai quali traggono degli incassi. «Oniferi avrebbe dovuto estrarre il sughero già l’anno scorso – spiega ancora Stefania Piras – e questo ha comportato sicuramente dei disagi da non poco, sopratutto per gli operatori economici del comparto. Ma non solo, abbiamo chiesto, con Nannino Marteddu e Antonio Fadda, alla Regione ai primi di febbraio che ci fosse un sopralluogo e si arrivasse a una svolta: o procedono alla disinfestazione se il problema persiste o che ci diano notizia se intendono revocare questa ordinanza di divieto». Ma nessuna risposta è giunta sulle scrivanie dei sindaci.

«Attendiamo un segnale dalla Regione quanto prima – commenta Nannino Marteddu, sindaco di Orotelli – perché non possiamo attendere oltre: Orotelli dall’estrazione del sughero integra il bilancio comunale di circa 70 mila euro. Sono somme che fanno comodo di questi tempi, e quest’attività rappresenta una boccata d’ossigeno per diverse famiglie».

«Da parte nostra, anche se nel nostro comunale non è anno di estrazione – commenta invece Antonio Fadda, sindaco di Orani – è comunque un problema che riguarda la salute delle nostre sugherete e la nostra economia: occorre che s’intervenga per capire com’è la situazione e nel caso intervenire al più presto».

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