La Nuova Sardegna

Nuoro

Donne in marcia in città per un 8 marzo di “lotta”

Donne in marcia in città per un 8 marzo di “lotta”

Anche la rete cittadina #NonUnaDiMeno aderisce allo sciopero globale Luisanna Porcu (Onda Rosa): «Sarà una manifestazione molto chiassosa»

06 marzo 2017
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NUORO. Sarà un 8 marzo di lotta anche a Nuoro. Nel capoluogo barbaricino come del resto in 40 paesi al mondo, le donne dedicheranno questa giornata alla lotta per la propria dignità e non a una ricorrenza puramente celebrativa. Lo faranno con un unico obiettivo: ribellarsi alla condizione di subalternità in ogni ambito, attuando concretamente il blocco delle attività produttive e riproduttive. Dalla Polonia all’Argentina, fino all’Italia e quindi in città, le donne si fermeranno per lanciare un segnale forte e chiaro: “Se le nostre vite non valgono noi scioperiamo”. All’iniziativa aderiscono anche i i Centri anti-violenza della Rete D.i.Re per manifestare contro la violenza maschile, e quello di Nuoro è tra questi. La rete “#NonUnaDiMeno” locale, infatti, organizzerà una manifestazione serale contro la violenza maschile. Il raduno è alle 19 davanti alla stazione ferroviaria. Il corteo attraverserà via La Marmora, il Corso Garibaldi, via Roma con arrivo in piazza Italia. Lo slogan sarà “Basta violenza maschile sui nostri corpi”.

«Un terzo delle donne italiane, straniere e migranti, subisce violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, riduzione in schiavitù, spesso tra le mura domestiche e davanti ai propri figli – dice Luisanna Porcu, responsabile del Centro Onda Rosa – La violenza maschile sulle donne non è un fatto privato, né un’emergenza ma un fenomeno strutturale e trasversale della società, e affonda le sue radici nella disparità di potere fra i sessi. La manifestazione dell’8 marzo non sarà una fiaccolata silenziosa ma, al contrario, un evento molto chiassoso. Faremo sentire le nostra voce».

Il capoluogo barbaricino richiamerà migliaia di donne da tutta la Sardegna e in particolare dai centri del circondario. Tante le adesioni ufficiali giunte in questi giorni da parte delle diverse sigle sindacali (Cgil, Cils, Uil, Gilda, Cobas che hanno appoggiato l’iniziativa dello sciopero delle donne); da alcune scuole cittadine come il Liceo psico-socio pedagogico e musicale, l’Itc 2, ma anche da gruppi di donne di Dorgali, Orotelli, Mamoiada, Macomer, Siniscola, Orani, Thiesi oltre che dalle associazioni Anpi e Ibis di Nuoro. Sarà un momento importante in cui verrà ridato contenuto alla giornata dell’8 marzo. Uno sciopero globale in cui ognuna singolarmente, ma anche come categoria professionale e sindacale deciderà in che modo esprimersi. C’è chi lo sciopero lo farà nel modo classico, cioè astenendosi dal lavoro, chi invece farà assemblee, chi parteciperà a cortei, flash mob, e chi farà conferenze oppure letture in piazza.

«Sarà una ricorrenza di lotta – ha aggiunto Luisanna Purcu – con l’inserimento delle rivendicazioni femminili e lo sciopero dal lavoro produttivo con l’intento di mettere in discussione in maniera centrale la precarizzazione delle esistenze e la criminalizzazione dell’autonomia della donna». (k.s.)

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